"Sarebbe felice, Davide, di sapere che grazie a lui altre persone sono vive. Era generoso e sensibile. Mi piacerebbe abbracciarli un giorno, perché so che in loro vive anche mio figlio". A parlare è Ignazia Sanna, mamma di Davide Trudu, che ricorda al Corriere della Sera la vicenda del 30enne di Samassi i cui organi hanno salvato la vita a cinque persone. Il giovane è morto dopo essere stato sbalzato dal trattore di un amico sul quale viaggiava.

Fra le persone che hanno beneficiato del gesto di generosità della famiglia di Davide anche un 18enne di Milano. In fin di vita a causa del coronavirus, ha ripreso a respirare grazie ai polmoni del 30enne sardo dopo 12 ore in sala operatoria, primo intervento di trapianto bilaterale in Europa.

"Siamo in contatto con uno della sua famiglia - spiega al Corriere mamma Ignazia -, ci aggiornano continuamente, sappiamo che sta meglio, c’è voglia reciproca di conoscerci e quando sarà possibile incontreremo Francesco".

Il cuore, il fegato e i reni di Davide hanno ridato speranza ad altre quattro persone.