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Nell’ambito delle attività di contrasto alle frodi perpetrate nel settore della spesa pubblica, le Fiamme Gialle cagliaritane hanno concluso un controllo mirato a verificare eventuali condotte illecite realizzate da soggetti beneficiari di pubbliche provvidenze senza la sussistenza dei doverosi requisiti.
L’attività in questione si inserisce all’interno di una progettualità elaborata a livello centrale dal Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie, il quale ha strutturato una specifica analisi di contesto e di rischio mirata alla ricerca e verifica di posizioni pensionistiche di soggetti deceduti e percepite, anche dopo il decesso di questi, illegittimamente dagli eredi.
All’esito di questa disamina di informazioni è stato enucleato un target approfondito dai Finanzieri del capoluogo: per una signora cagliaritana, classe 1932, deceduta nel mese di marzo del 2011, titolare di una pensione di anzianità e di una indennità di accompagnamento, la di lei figlia continuava illecitamente ad incassare i predetti emolumenti.
In tale contesto è emerso che, fino al primo trimestre di quest’anno - data di interruzione dei versamenti da parte dell’Inps - sono state erogate somme per un totale complessivo di poco meno di 43mila euro.
Questo denaro, accreditato su un conto corrente cointestato alla defunta e sua figlia – una cagliaritana di 52 anni – al momento dell’ispezione dei Finanzieri non è risultato disponibile in quanto prelevato attraverso operazioni bancarie, disposizione di bonifici o l’emissione di assegni.
Le operazioni di controllo, fondate sull’esame della diversa documentazione acquisita, hanno permesso di imputare alla figlia della defunta il beneficio degli importi della pensione non più spettante e hanno condotto alla sua denuncia alla locale Autorità Giudiziaria con l’accusa di indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato ed alla conseguente richiesta di restituzione delle somme.