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aedes mosquito blood eater at night
La sfida infinta. L’uomo e la zanzara, l’uno contro l’altro in una lotta che vanta una storia lunga 4 milioni di anni, da quando, cioè, sul nostro Pianeta è comparso il primo ominide. Le zanzare, animali preistorici presenti già 46 milioni di anni fa, trovarono così un nuovo ‘gustoso’ bersaglio. “Sicuramente tra le due specie non corre buon sangue - afferma Dino Gramellini, Direttore Tecnico di Anticimex - Secondo un sondaggio di Vape Foundation ben 6 italiani su 10 ammettono di perdere la calma di fronte ad un insetto volante, soprattutto se sa che prima o poi verrà punto. Circa la metà degli intervistati, inoltre, manifesta un forte disagio nei confronti delle zanzare, 4 su 10 prova una forte antipatia se non odio e c’è anche chi, è sono sempre 4 su 10 italiani a dirlo, riscontra addirittura difficoltà nel dormire o lavorare. Uno scontro millenario, circondato da miti e luoghi comuni che vanno sfatati”.
Tra i falsi miti che ricorrono frequentemente, ad esempio, possiamo annoverare quello della luce come attrazione per le zanzare. Niente di più falso perché, in realtà, le zanzare sono attratte dal calore dei corpi e in particolare dall’anidride carbonica che viene emessa nell’aria. Il sudore, così come i profumi dolci, il calore e l’umidità sono tutti elementi che piacciono alle zanzare, che si muovono in base alla quantità di CO2. Per questo chi è in sovrappeso, o aspetta un bambino, è più soggetto ai morsi: perché emana più anidride. Allo stesso modo, gli sportivi attirano su di sé le zanzare oltre che per l’anidride carbonica emessa durante lo sforzo, per l’odore dell’acido lattico che si produce nei muscoli. Se è quindi l’anidride carbonica ad attirare su di noi le zanzare, è altrettanto vero che ci sono persone che più di altre sono vittime privilegiate, quelle che secondo un altro luogo comune hanno ‘ il sangue dolce’. Se per dolce si intende con un alto tasso di colesterolo, allora questo mito si avvicina alla verità, poiché l'insetto tende a colpire soggetti che hanno un sangue che contiene più grassi. Inoltre, secondo uno studio americano citato da Claudio Venturelli nel recente libro ‘Questione di Culex’, sembra che le zanzare preferiscano il gruppo 0 più che il B o l’A.
Un’altra falsa credenza è quella che alcuni tipi di piante (per lo più aromatiche) messe sui balconi come, ad esempio, la lavanda o i gerani, ma anche il basilico o il rosmarino, abbiano una funzione repellente: è vero, ma non è tale purtroppo da salvarci dalle punture. Inutile anche appendere l’aglio ai muri o ingerirlo. Per un’azione efficace è necessario invece irrorarlo.
Tra le voci parzialmente veritiere rientra quella del fumo di sigaretta. Va detto infatti che l’odore provocato dalle sigarette infastidisce questi insetti, anche se la protezione è solo temporanea e limitata. Falso anche il mito degli ultrasuoniche, a differenza di quanto possa sembrare, non provocano alcun fastidio alle zanzare e di conseguenza non forniscono alcun aiuto contro di loro. Parzialmente efficace, infine, anche l'adozione di una colonia di pipistrelli: essendo animali notturni hanno un'azione limitata alle sole ore serali, lasciando scoperta la fascia diurna in cui agisce la fastidiosissima zanzara tigre.
Infine nella top list dei più comuni miti da sfatare rimangono l'utilizzo di ammoniaca sulla zona punta dalla zanzara (questo rimedio oltre che inutile può anche risultare dannoso poiché responsabile di ustioni cutanee) e le celeberrimeincisioni ad x con le unghie sul pomfo. In questo modo infatti si rischia solo di peggiorare la situazione, espandendo la sostanza allergizzante e provocando lesioni alla pelle con le unghie, che di solito non sono perfettamente pulite.
Come fare quindi a salvarsi dall’insetto più fastidioso dell’estate?
"A tal proposito - sottolinea Dino Gramellini – la prevenzione viene prima di tutto! Sono su