PHOTO
Le donne quando cantano danno ascolto alle “voci di dentro” e le rivelano.
Si muovono tra i sentieri dell’anima e camminano seminando poesia.
La diciannovesima edizione della Rassegna organizzata dal Coro Femminile Tonara, in programma domenica 5 aprile nel Teatro Comunale del paese che ha dato i natali a Peppino Mereu, offre un viaggio nel cuore dell’universo rosa, tra i suoni, le danze e soprattutto i canti della tradizione popolare.
L’iniziativa nasce da un progetto di ricerca che le componenti del sodalizio tonarese portano avanti da tempo, con produzioni culturali che affondano le radici nel tessuto comunitario del luogo di appartenenza e con incontri aperti al confronto, allo scambio, a un sentimento di amicizia universale.
Grazia Miscera riunirà, sotto la sua direzione, le voci ospitanti che intoneranno alcuni brani di un repertorio che continua ad intensificarsi, prima di dare spazio alle danze delle donne di Benetutti, “Sas comares de Santu Juanne”, e ai ritmi di un piccolo organetto accompagnato dal talento di Francesca Bacciu, la bambina di 7 anni che indossa l’abito di Buddusò.
Giuliano Marongiu avrà, come di consueto, il compito di “legare” i fili di un racconto che porta al centro della scena le launeddas di Roberto Tangianu, testimone storico della Rassegna, e il Coro Femminile Torre Alata di Borgo d’Ale che arriva dalla Provincia di Vercelli.
La Sardegna trova spazio anche nei versi intonati dal Coro Pofilonico Femminile “Bonucaminu” di Ardauli diretto da Michele Turnu.
I contributi del Comune e della Proloco di Tonara e l’attenzione del Consorzio Bim Taloro presieduto da Giovanna Busia, hanno consentito di rendere ancora più prestigioso l’appuntamento del 2015.
Uno dei momenti più significativi della manifestazione, che avrà inizio alle ore 18.00, sarà rappresentato da 13 donne provenienti altrettanti comuni che fanno capo al Consorzio Bim Taloro. Ognuna di loro indosserà l’abito tradizionale del paese di appartenenza, offrendo spaccato di Sardegna nutrito di mescolanze e di colori, che si inserisce nel contesto di valorizzazione culturale e turistico che a Tonara, in occasione della Pasqua e della Pasquetta, trova il suo punto di forza traducendosi in un grande richiamo di turisti e visitatori.