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Sempre più bici artigiane sul mercato regionale, sempre più piste ciclabili in Sardegna e sempre più passione per il cicloturismo isolano.
Un passione per le “due ruote” che negli ultimi 3 anni ha fatto aumentare il numero di aziende sarde che producono, riparano e si prendono cura delle “due pedali”. Secondo i dati forniti da Confartigianato Sardegna nel dossier “Artibici 2019-Artigianato e filiera della bicicletta”, sarebbero 72 le realtà sarde della bicicletta, 18 quelle artigiane, che danno lavoro a circa 200 addetti diretti. Una crescita netta rispetto alle 57 registrate nel 2016.
Per quanto riguarda i dati delle province, 29 in quella di Cagliari (7 le artigiane), 15 in quella di Nuoro (2 le artigiane) e 6 in quella di Oristano (3 le artigiane).
“I numeri del dossier dicono come ci sia ancora tanta strada da fare, e non soltanto in termini di infrastrutture – ha sottolineato Antonio Matzutzi, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – è necessario, infatti, programmare e incrementare gli investimenti in questo settore, per farlo crescere e creare economia buona e pulita. Significherebbe far crescere il turismo ma anche sostenere il settore delle costruzioni stradali, l’artigianato della produzione e riparazione di biciclette, oltre che il commercio ricordiamoci come ogni cicloturista spenda 130euro al giorno rispetto ai 70 di uno che si reca al mare. Benefici ne avrebbero anche le aziende che si occupano di infrastrutture viarie infatti per realizzare un chilometro di pista occorrono circa 200mila euro”.
In l’aumento anche le piste ciclabili e del bike sharing. Nel 2017 la lunghezza delle prime, nei comuni capoluogo di provincia/città metropolitane, è di 4mila 541 km, 177 km in più in un anno. In Sardegna, quelle urbane sono cresciute di 7,6 chilometri a Sassari e di 6 a Cagliari.
Quanto alle seconde, nel 2017 il servizio è attivo in 55 comuni capoluogo di provincia/città metropolitane, la metà (50,5%) del totale, ed è più che raddoppiata la disponibilità di bici, salita da 5,7 bici ogni 10 mila abitanti del 2016 a 13,9 del 2017 (+8,2 bici per 10 mila abitanti). Le biciclette disponibili per questo servizio, nei comuni capoluogo di provincia/città metropolitane sono passate da 10mila 261 del 2016 a 25mila 127 nel 2017, con un aumento di 14mila 866 unità, pari al +144,9%.In Sardegna questo servizio è attivo a Cagliari, Sassari, Alghero e Carbonia.
Inoltre, il piano infrastrutturale ha iniziato a finanziare l la “Ciclovia della Sardegna”, un anello ciclistico da Sassari a Santa Teresa Gallura di ben 1.200 chilometri.
Per quanto concerne la mountain bike, nel Gennargentu, le antiche vie dei pastori del Supramonte diventeranno sentieri di alta montagna con 100 chilometri di tracciato per mountain bike, trekking ed escursioni a cavallo.
“Quello delle biciclette – ha aggiunto Matzutzi – è infatti uno dei settori in cui gli imprenditori artigiani sono stati artefici della rinascita e del rilancio della qualità manifatturiera italiana”.
“Quello delle due ruote è un mercato in evoluzione ed espansione – queste ancora le sue parole – lo è per le caratteristiche delle aziende che le producono, nell’utilizzo che se ne fa, nel valore del prodotto stesso che non è più solo un oggetto di consumo ma diventa uno stile di vita che a sua volta apre ad altre esigenze ed opportunità che riguardano sia la bicicletta, che diviene un bene di valore da tutelare, sia le sue diverse forme di utilizzo”.
“Puntando su questo tipo di mobilità – ha concluso il Presidente di Confartigianato – offriremo spazio per una nuova immagine del nostro turismo e si darà lavoro alle moltissime piccole e medie aziende del nostro territorio”.