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La Pet Therapy diventa una cura ufficiale anche in Sardegna. Riconosciuta dall’Italia nel 2003, a un anno dalla firma dell’accordo fra Governo, Regioni e Province autonome che ha stabilito le linee guida, una delibera approvata dalla Giunta Pigliaru ne sancisce l’attuazione.
Gli assessori della Sanità Luigi Arru e del Lavoro Virginia Mura hanno presentato questa mattina alla stampa le modalità con cui la Regione regolerà lo svolgimento degli Interventi Assistiti con gli Animali (IAA), garantendo la formazione degli operatori e la conformità delle strutture pubbliche e private con tutte le norme amministrative, edilizie e sanitarie vigenti.
"È una delibera importante perché offre ai cittadini sardi una nuova opportunità - ha detto l'assessore Arru - siamo partiti dalla richiesta di una mamma e dalla lettera di Elena, sua figlia, che durante un lungo ricovero aveva espresso il desiderio che gli animali domestici potessero fare compagnia ai bambini in ospedale. Essere riusciti a realizzare il suo sogno è una piccola, grande soddisfazione. Partendo dalla valorizzazione di esperienze già esistenti in Sardegna, come quella sperimentale del Microcitemico o quella dell'ippoterapia di Olbia, abbiamo costruito linee guida immediatamente applicabili. Grazie a questi interventi - ha concluso Arru - abbiamo oggi uno strumento in più per il recupero del contatto sociale e delle relazioni dei pazienti, con significativi benefici che ricadono anche ulle famiglie."
L’assessorato del Lavoro avvierà corsi specifici per formare gli operatori professionali, divisi per tipologia in corsi propedeutici, base e avanzati.
"Oltre all’importanza della pet therapy dal punto di vista medico, c’è un ulteriore valore che questo provvedimento attiva: la possibilità di creare occasioni di lavoro" ha detto l'assessora Mura. "Nell’atto approvato in Giunta, infatti, abbiamo previsto le linee guida a cui le agenzie formative attive in Sardegna dovranno attenersi per l’accreditamento e per definire i corsi per gli operatori. I percorsi formativi riconosciuti - ha specificato la titolare del Lavoro - saranno differenziati a seconda dell’animale che viene utilizzato per l’intervento di co-terapia, e permetteranno a chi li frequenta di ottenere una qualifica avente valore legale da spendere sul mercato del lavoro. Il discorso riguarda tanto i professionisti che già lavorano con gli animali in ambiente sanitario, e che magari vogliono allargare il proprio campo di attività, sia coloro che vogliono avvicinarsi per la prima volta a questo settore”.
Gli Interventi assistiti con gli animali genericamente indicati con il termine di Pet Therapy, comprendono diversi tipi di prestazioni a valenza terapeutica, riabilitativa, educativa, didattica e ricreativa con il coinvolgimento di animali domestici. Si basano su evidenze scientifiche che ne dimostrano l’efficacia e sono rivolti prevalentemente a persone affette da disturbi della sfera fisica, neuromotoria, mentale e psichica, ma anche a individui sani, per i benefici che ne derivano.
La corretta applicazione degli IAA richiederà il coinvolgimento di una équipe multidisciplinare composta da medico di famiglia, medico veterinario, psicologo, educatore professionale, coadiutore dell’animale, animale e educatore dell’animale, che ha il compito di programmare, mettere in atto e monitorare gli interventi.
Gli animali impiegati sono il cane, il cavallo, l’asino, il gatto e il coniglio. Devono essere rispettati i requisiti sanitari, comportamentali e di tutela del benessere animale.