La Prefettura di Nuoro ha sospeso dalle funzioni il sindaco di Orgosolo Dionigi Deledda, sottoposto il 24 dicembre scorso al provvedimento di divieto di dimora nel paese che amministra, nell'ambito dell'inchiesta sulle falsificazioni delle firme in occasione delle amministrative del giugno 2016.

Come anticipato oggi dal quotidiano La Nuova Sardegna, si tratta di un provvedimento che scatta automaticamente, in base alla legge Severino, quando un amministratore è sottoposto ad una misura cautelare in atto.

Il sindaco di Orgosolo dunque resta sospeso, fino alla definizione della sua posizione giudiziaria, ma non decade e le sue funzioni passano al vicesindaco in carica Salvatora Podda. La decadenza potrebbe essere tuttavia decisa dalla Regione e dal Ministero dell'Interno, in base alla legge sugli Enti locali con lo scioglimento del consiglio comunale e il conseguente ritorno al voto.

Alla vigilia di Natale, al sindaco Deledda era stato notificato il provvedimento di divieto di dimora a Orgosolo emesso dal Gip del tribunale di Nuoro Claudio Cozzella. Secondo l'accusa, il primo cittadino avrebbe falsificato le firme di due liste elettorali: la lista "Orgolesi", dove era candidato sindaco, e la lista "Murales", una lista civetta utile per superare il quorum.

I difensori di Deledda, Marco Basolu e Ivano Jai, avevano presentato il ricorso per la revoca della misura cautelare al tribunale del Riesame. Ricorso che il 16 gennaio era stato respinto.

Deledda in una recente intervista si è dichiarato "amareggiato" per la misura che gli è stata applicata, affermando che negli ultimi tempi ha "amministrato il paese a distanza per telefono".