“Impugnerò nelle sedi opportune, totale fiducia in magistratura. Continua il mio lavoro nell’interesse del popolo sardo. La notifica della corte d’appello è un atto amministrativo che impugnerò nelle sedi opportune. Ho piena fiducia nella magistratura e non essendo un provvedimento definitivo continuerò serenamente a fare il mio lavoro nell’interesse del popolo sardo”. Sono le parole della presidente della regione Sardegna, Alessandra Todde, in merito all'annuncio del Collegio regionale di garanzia elettorale sulla possibile decadenza da consigliere della governatrice.

Presunte irregolarità nelle spese che sarebbero state sostenute durante la campagna elettorale dell'anno precedente hanno portato all'emissione di un'ordinanza ingiunzione indirizzata al Consiglio regionale, il quale dovrà fissare una data per prendere una decisione sulla decadenza. Si specifica che l'atto può essere contestato presso il tribunale ordinario. Ora spetta all'assemblea sarda, guidata da Piero Comandini del Partito Democratico, fissare una data per deliberare sulla possibile destituzione di Alessandra Todde.

La governatrice eletta con una stretta maggioranza dovrà, dunque, affrontare una battaglia legale per difendere il suo incarico. Non è garantito che completerà il suo mandato di cinque anni, poiché il Consiglio regionale dovrà prendere una decisione in merito. Se dovesse essere destituita, nuove elezioni sarebbero inevitabili. Nel frattempo, la governatrice rimarrà al potere mentre il processo legale si svolge. Lei ha annunciato di voler impugnare la decisione presso il tribunale ordinario, come previsto dalla legge.

Le reazioni, solidarietà a Todde

Subito è arrivata la solidarietà del segretario dell'Unione Popolare Cristiana (Upc), Antonio Satta. "Fa bene Todde ad avere fiducia nella magistratura. È l'unica via per chiarire questa vicenda - sottolinea - perché la Sardegna ha bisogno di organi di governo nel pieno delle loro funzioni. Noi del centrosinistra non crediamo ai complotti, a differenza del centrodestra".

La governatrice rimane quindi attualmente in carica, assicurando il suo impegno nei confronti dei cittadini sardi, con particolare attenzione alla questione della sanità, argomento dibattuto da diverse fazioni politiche sull'isola da tempo. I rappresentanti del fronte unito si erano separati il 31 dicembre dopo una riunione di maggioranza dedicata proprio a questo tema prioritario.

La direzione regionale del Partito Democratico si è riunita oggi per discutere le proposte di modifica al disegno di legge presentato da Todde lo scorso agosto. Il progetto non è ancora stato discusso in commissione, ma si prevede che ciò avvenga durante la riunione del 8 marzo, alla presenza dell'assessore alla Sanità Armando Bartolazzi. La governatrice ha espresso la necessità di procedere rapidamente, considerando l'inizio dell'esercizio provvisorio approvato dal Consiglio regionale nell'ultima seduta. La minaccia di una possibile decadenza e il ritorno alle elezioni sono tra le questioni che incombono sul futuro del processo.

Salvatore Deidda (Fdi): "È una bruttissima figura"

Le reazioni politiche non si sono fatte attendere, con Salvatore Deidda, deputato Fdi, che ha definito la situazione come una "bruttissima figura" e ha sottolineato l'importanza del rispetto delle regole e della trasparenza. "Non conosco nel dettaglio la vicenda, ma se il collegio di garanzia arriva a dichiarare decaduta una Presidente della Regione vuol dire che la documentazione proposta effettivamente presenta falle ed errori e con tutto il rispetto è una bruttissima figura perché o non sanno di come si rendicontano le spese elettorali o pensano di essere più furbi degli altri e le elezioni si vincono rispettando le regole. Ora cercheranno in tutti i modi di non decadere ma facciano ammenda dei propri errori. Noi pretendiamo trasparenza", ha affermato Salvatore Deidda, deputato Fdi e Presidente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati.

Desirè Manca elogia la determinazione della presidente Todde

Dall'altra parte, l'assessora Desirè Manca ha elogiato la risposta decisa della presidente Todde di fronte alle sfide attuali, sottolineando la determinazione nel difendere il proprio ruolo istituzionale. "Da una donna delle istituzioni - ha commentato Manca - non si poteva avere una risposta migliore, l’unica risposta possibile a chi festeggia il colpo di coda, l'ultimo possibile, di chi all’improvviso si vede privato di poteri e prebende. Evidentemente da fastidio chi mina dalle fondamenta un sistema di potere e controllo rodato, Siamo quel sassolino che inceppa il meccanismo. Purtroppo per loro il sassolino si sta già trasformando in macigno, in una fortezza che menzogne, trame di palazzo e fantasiose iniziative non possono scalfire. La battaglia è appena iniziata, e noi siamo pronti, non abbiamo paura".

Meloni (Pd): "Volontà degli elettori va rispettata"

"Trovo del tutto condivisibile quanto affermato dalla Presidente della Regione Alessandra Todde, la quale ha chiarito che è giusto rispettare le decisioni della magistratura, e al contempo ha espresso la volontà di continuare ad operare con serenità e determinazione nell’interesse dei sardi, in attesa della pronuncia dei giudici di merito sull’annunciato ricorso".

Così in una nota il senatore del Pd Marco Meloni commenta la vicenda. "Mi auguro che in tali sedi possa essere garantito il rispetto della volontà degli elettori, che nel febbraio dello scorso anno hanno eletto Alessandra Todde e la maggioranza di centrosinistra per una stagione di cambiamento e di buon governo della Sardegna", conclude l'esponente dem.

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