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“Inviterei il sindaco della mia città Nicola Sanna a non sottovalutare i fischi ricevuti il 14 agosto in occasione della Faradda. Rappresentano un segnale della situazione di grande difficoltà in cui versa Sassari”.
Sono queste le parole del consigliere regionale Marcello Orrù, del Partito Sardo d'Azione, che lancia una proposta al sindaco Nicola Sanna.
“Prenda esempio da quel suo collega amministratore di Telgate, nel Nord Italia, e proponga al Consiglio Comunale di votare per l'attribuzione ai sassaresi in difficoltà dei 36 euro al giorno destinati dal governo Renzi agli immigrati. Sarebbe una decisione rivoluzionaria, una protesta decisa verso un governo nazionale che pensa più agli immigrati che ai suoi cittadini, e un fortissimo segnale di attenzione verso la città”.
“Ci sono problemi seri di ordine economico, c'è una fetta della città alla fame” dice il consigliere regionale Orrù. “Il numero dei disoccupati aumenta sempre di più e aumentano coloro che hanno necessità di rivolgersi alla Caritas o alle parrocchie che in silenzio e senza tanti trionfalismi compiono ogni giorno un lavoro immane per dare un tozzo di pane ai tanti sassaresi che non riescono ad ottenerlo in altro modo. Ci sono nostri concittadini costretti a dormire in macchina. Tanti altri vivono di cassa integrazione o mobilità, strumenti che tra qualche mese non ci saranno più”.
“Occorre affrontare una drammatica emergenza sociale. Inviterei il sindaco Sanna a non sottovalutare la preoccupazione e l'amarezza di tanti sassaresi in difficoltà che non ce la fanno a campare nel vedersi superare dagli immigrati nelle graduatorie per la casa o per opportunità lavorative. Si perdono tempo e risorse a parlare di stranieri e ci si dimentica dei nostri vicini di casa, di chi nato e cresciuto nei nostri quartieri, sta male e non ha una speranza per il futuro. Il centrosinistra che governa la nostra città pensi prima alle grandi sacche di povertà che esistono a Sassari. Diversamente - conclude Orrù - tra qualche anno la situazione in città, già molto grave in quanto a degrado e malessere, non potrà che peggiorare. Le vere battaglie di civiltà da sostenere ed affrontare sono altre: pensiamo ai nostri concittadini”.