Il progetto di tutela della Pelosa e quello di riqualificazione del porto di Stintino sono stati al centro del progetto “Campus-Sardegna, cultura del paesaggio e uso consapevole del territorio”, promosso dalla Regione con il supporto del FormezPA.

All’incontro, che si è svolto nella sala riunioni del museo della Tonnara di Stintino, hanno partecipato una trentina di funzionari e dirigenti dei Comuni isolani, della Regione Sardegna e della Soprintendenza che si occupano di pianificazione, progettazione, gestione e valutazione del paesaggio.

A presentare l'azione portata avanti dal Comune sono stati il sindaco Antonio Diana e il responsabile dell'Ufficio tecnico 2, l'architetto Paolo Greco. Il primo cittadino ha parlato dell'attività che ha portato alla formazione del Puc, il suo percorso di approvazione e i progetti speciali, come prima casa, Saline, Pelosa e porto, illustrati dall'architetto Greco.

Per quanto riguarda la Pelosa, si vuole riqualificare il compendio sabbioso costiero della spiaggia gioiello, per contenere i fenomeni di degrado dell'area dunale e di erosione della spiaggia, causato anche dalla forte presenza antropica. È prevista anche la demolizione della strada litoranea e la sua sostituzione con una infrastruttura in legno e acciaio per la fruizione turistico balneare, e la messa in opera degli interventi di recupero degli habitat dunali e la realizzazione di nuovi accessi per le auto e i pedoni.

Il progetto di riqualificazione del porto vuole ridefinire i contorni del borgo, e quindi dal porto minore dell’area del lungomare Colombo sino all’imboccatura del Porto Mannu e all’area dell’attuale Marina di Stintino. A conclusione dell'incontro al Mut, i partecipanti hanno fatto un sopralluogo proprio alla Pelosa.