La Sardegna e Cagliari sotterranea protagoniste in prima serata, i prossimi weekend, su Italia 1. Le telecamere di  Freedom si sono infatti calate sottoterra con Roberto Giacobbo in compagnia di una guida d’eccezione, lo scrittore e conduttore televisivo Marcello Polastri
Tra le bellezze dei territori isolani setacciate dagli operatori specializzati di Roberto Giacobbo, Siliqua, Dorgali, Luras, e tanti altri suggestivi luoghi dell’isola, particolarmente ricca di tesori ambientali e archeologici.
Il programma televisivo “Freedom, oltre il confine”, condotto da Roberto Giacobbo, andrà in onda su Italia 1 tutti i venerdì alle ore 21.30. 

Questa mattina, nella sala conferenze dell’Hotel Palazzo Doglio a Cagliari, una presentazione alla stampa di questi ed altri argomenti che verranno dunque mostrati in tv, in prima serata su Italia 1. 

Cagliari sotterranea, il castello di Acquafredda, i Giganti. E poi la grotta di Nettuno, le origini catalane di Alghero, la scoperta di Tiscali. E ancora segnali dallo spazio con il Sardinia Radio Telescope.

    Ore e ore di riprese nell'isola: i segreti della Sardegna sono stati esplorati e saranno presto raccontati dal programma televisivo "Freedom - Oltre il confine" di Roberto Giacobbo, in onda quest'anno su Italia Uno.
    Oltre trenta Comuni coinvolti – come riporta l’Ansa Sardegna - e decine e decine di tesori valorizzati anche dai mezzi tecnologici (le telecamere 4K Ultra HD) che hanno fatto la storia del programma è che esaltano le qualità dei siti con immagini stile cinema. Ad accompagnare i viaggi della squadra di Freedom oltre al Truck, uno speciale mezzo fuoristrada capace di superare ogni ostacolo, si aggiunge ora anche il mini-truck, una riproduzione fedele del camion di Freedom dotato di una microcamera 4K, per aggiungere un punto di vista inedito sul set.

Le prime puntate della nuova stagione – scrive l’Ansa Sardegna - hanno registrato uno share medio tra il 5% e il 6%, raggiungendo punte d'ascolto del 9,9% tra i 25-34 anni e un ottimo 11,8% nella fascia maschile 35-44 anni. Tra le storie più recenti da raccontare anche quella del 68/o Deposito dell'Aeronautica Militare, costruito all'interno del Monte Urpinu, una collina che nascondeva uno dei più grandi depositi militari di carburante del Mediterraneo, costruita negli anni '30 del Novecento e rimasta off-limits fino al 2007.

"Sono molte - ha detto l'assessore al Turismo Gianni Chessa - le iniziative importanti che stanno per partire, in particolare nel campo del turismo archeologico. Occorre rafforzare la sinergia tra chi lavora nel campo dello studio e della ricerca e chi invece ha il compito di promuovere e far conoscere al mondo queste scoperte: ci stiamo impegnando fortemente perché tale metodologia diventi sempre più una realtà condivisa e consolidata".