Trasporti, aiuti di Stato alle imprese, energia, fiscalità e agricoltura: la Sardegna vuole essere presente con un proprio rappresentante in Europa per essere incisiva sui temi che consentiranno alle regioni insulari di colmare il gap economico e sociale legato all’insularità. Ed è proprio questo l’obiettivo della proposta di legge nazionale n. 10/Naz “Modifiche alla legge 24 gennaio 1979, n. 18, concernenti l’istituzione delle circoscrizioni Sicilia e Sardegna per l’elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia”, presentata da tutti i componenti della Commissione speciale per il principio di insularità, presieduta da Michele Cossa (Riformatori sardi). Con due articoli e una tabella il testo di legge vuole sanare un grave deficit di democrazia con l’istituzione di una circoscrizione elettorale soltanto per la Sardegna, sganciandola dalla Sicilia. Il corpo elettorale siciliano, infatti, è circa tre volte superiore a quello sardo: una sproporzione che rende quasi impossibile eleggere un rappresentante della Sardegna. Per questo nella tabella A della proposta di legge vengono individuate sei circoscrizioni elettorali: la prima è Italia nord-occidentale, la seconda Italia nord-orientale, la terza è Italia centrale, la quarta Italia meridionale, la quinta Sicilia e la sesta Sardegna.

La Commissione speciale non vuole perdere neanche un minuto dopo l’approvazione della modifica dell’articolo 119 della Costituzione, in forza del quale “La Repubblica riconosce le peculiarità delle Isole e promuove le misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall’insularità”, e con questa proposta di legge nazionale, sottoscritta da tutte le parti politiche rappresentate in Commissione, vuole iniziare a declinare il principio di insularità. “La Commissione – ha spiegato il presidente Cossa – promuoverà nei prossimi giorni un incontro con i parlamentari sardi per illustrare e condividere con loro la proposta di legge nazionale e proseguire la collaborazione tra Consiglio regionale e Parlamento, fondamentale per l’attuazione del principio di insularità su tre temi principali: continuità territoriale, fiscalità ed energia”.

“Anche a livello europeo - hanno spiegato i proponenti - sta crescendo la sensibilità verso le problematiche delle regioni insulari, scaturita nell’approvazione da parte del Parlamento europeo, a giugno 2022, della risoluzione “Patto per le Isole”, che ha l’obiettivo di ottenere una maggiore e più specifica attenzione delle Istituzioni europee nei confronti dei territori insulari”. La mancanza di un rappresentante eletto in Sardegna – hanno proseguito i proponenti – è un tema da sempre molto sentito nell’Isola, spesso tagliata fuori dalle più importanti sedi decisionali, ed è vissuto con molta sfiducia e insofferenza nei confronti delle istituzioni europee, anche perché vi è la piena consapevolezza che molte delle politiche e delle scelte che riguardano la Sardegna si sviluppano e vengono adottate proprio a livello europeo.