Verrà riorganizzata la rete sarda dei laboratori di analisi: lo ha deciso la Giunta, approvando ieri la proposta dell’assessore della Sanità, Luigi Arru, basata sull’Accordo del 2011 tra Governo, Regioni e Province autonome su “Criteri per la riorganizzazione delle reti di offerta diagnostica di laboratorio”.

La riorganizzazione riguarderà le strutture pubbliche e private, “secondo principi di razionalizzazione, di aggregazione e di regolamentazione dei service di laboratorio”, viene precisato nella delibera.

“E’ necessario – spiega Arru - approvare un piano di riorganizzazione delle strutture regionali che erogano prestazioni di base e specialistiche di laboratorio (tossicologia, ematologia, microbiologia, citoistopatologia, virologia, microscopia clinica, biologia molecolare, genetica medica), conformemente a quanto deciso dalla Conferenza Stato e Regioni del 23 marzo 2011. L’attuale organizzazione è frammentata ed eccessivamente settoriale. Occorre superarla, ovviamente in modo graduale. Il modello che noi proponiamo è basato sulla centralizzazione e aggregazione delle attività di analisi in strutture ad alta capacità produttiva”.

La delibera prevede che entro novanta giorni dall’approvazione vengano definite le modalità di erogazione, i requisiti di struttura e di qualità, le tipologie e i volumi di attività delle strutture specialistiche per patologie genetiche e dei laboratori di genetica medica (citogenetica, genetica molecolare e biochimica, immunogenetica, citogenetica, genetica oncologica). Nelle more dell’adozione del documento con i nuovi requisiti, non potranno essere rilasciate nuove autorizzazioni alla realizzazione e nuovi accreditamenti.