Il Comune di Oristano e la Fondazione Sa Sartiglia si preparano a chiedere all'Unesco la proclamazione della Sartiglia come patrimonio dell'umanità.

Lo ha annunciato oggi il sindaco della città e presidente della Fondazione, Guido Tendas, nel corso della conferenza stampa di bilancio della plurisecolare giostra equestre che si è svolta domenica 7 e martedì 9 febbraio con la partecipazione di 42 pariglie, composte ciascuna da tre cavalli e altrettanti cavalieri.

L'unico ostacolo poteva essere la grande prudenza con cui l'Unesco prende in esame richieste che riguardino manifestazioni con la presenza di animali - ha ammesso il primo cittadino - spiegando però che la manifestazione a questo proposito ha tutte le carte in regola grazie alla grande attenzione di tutti i protagonisti della Sartiglia al benessere dei cavalli, che è verificato, tenuto sotto controllo e studiato in tutte le fasi della giostra da una commissione veterinaria permanente che opera in collaborazione con la Facoltà di Veterinaria dell'Università di Sassari.

Ed a questo proposito, la conferenza stampa è stata anche l'occasione per fare il punto sulla fine di Spy Sun, il purosangue inglese morto per una scivolata sull'asfalto avvenuta in un momento di pausa della giostra con il cavaliere che lo teneva a mano.

"La morte del cavallo non è imputabile a quel che ha fatto durante la Sartiglia, la caduta ha provocato la rottura di due ossa del cranio ed un'emorragia cerebrale che ha interrotto istantaneamente le funzioni vitali", ha spiegato il presidente della Commissione veterinaria Michele Pazzola riferendo i risultati ancora ufficiosi dell'autopsia eseguita presso la Clinica veterinaria dell'Università di Sassari.