Un forte male alla testa all' improvviso, un’aspirina che sembra non farlo passare.

Essendoci una pandemia io e la mia amica decidiamo di comprare un tampone per sicurezza nostra e degli altri.

A lei, pochi secondi positivo, a me negativo.

I sintomi durante la notte si fanno sentire di più, mi sale la febbre, così decido di farmi consegnare a casa un altro tampone, scelgo di non andare in farmacia per il mio bene e quello degli altri.

È positivo, il Covid aveva beccato pure noi, pure noi che abbiamo sempre indossato la mascherina correttamente.

Veniamo chiamate dall'Ats, molecolare positivo con tutti i tre geni.

Chiunque possa pensare che sia una semplice influenza non è così.

Ti senti solo, il mondo è lì fuori e tu ti senti impotente, una frase di conforto sembra consolarti un po', ma non hai nessuno che ti possa abbracciare e dirti andrà tutto bene.

Improvvisamente pensiamo alle persone anziane, a chi come noi sta vivendo questa situazione e si trova solo in casa senza nessuno.

Nessun medico neppure usando quel poco stipendio del mese per pagare la visita decide di venire a casa per visitarti e credeteci anche se si sta male, si pensa che far muovere un’ambulanza per visitarti è una grande responsabilità, quindi decidiamo di non farlo, e il nostro amico respiro corto decide di farci compagnia.

Sei tu con il tuo fiato corto, le gambe che non reggono, le mani che sembrano non riuscire ad aprire la moca del caffè che tu stesso hai stretto, ma il caffè può aspettare appoggi la moca e pensi, davvero riesce a prendere le nostre stesse forze? 

Si lo riesce a fare.

La testa scoppia, un’improvvisa sete.

Forse mangiare qualcosa può aiutarci un po', ma nulla ha sapore, perfino l'odore di una cipolla non lo si sente e quel poco che si riesce a mangiare ti sazia.

Il Covid non profuma di niente se non di solitudine poche forze e di pensieri.

La nostra stessa schiena, che sembra non reggere più il nostro corpo, il dolore fortissimo ci tiene sveglie durante la notte.

Agosto è qui, ma il Covid sembra avere freddo e la coperta e diventata una nostra amica in queste sere d'estate, poi il caldo improvviso poi freddo.

Ma è uno scherzo?

No, non lo è, i tuoi piedi iniziano a spellare e improvvisamente ci guardiamo e ci chiediamo come fa una persona sola in casa, una persona che non usa internet, ipotizziamo una signora di 60, 80 anni, sola, chi da conforto ai suoi solitari pensieri?

Chi?

Sei abbandonato da tutti, da qualsiasi ente competente, aspetti con ansia l'Ats che ti chiami per effettuare un altro tampone ma sembra non chiamare mai, nessuno ti chiama, sei tu solo e il tuo ormai nemico Covid, scusate ho dimenticato l'amica aspirina.

Guardi il mondo lì fuori da una finestra, stasera il vento sembra essere più forte, ti chiedi come sarà tornare a uscire lì fuori, in questo mondo che ora fa un po' paura, un mondo dove le persone si stringono poco la mano e si abbracciano un po' meno.

Noi vogliamo fare questo oggi, stringere se pur virtualmente chi è solo e anche chi non lo è.

Abbracciamoci forte tutti, anche solo con le parole, ora ne abbiamo bisogno più che mai.

Non diventiamo cinici e solitari, non facciamoci divorare dal nostro nemico covid.

Restiamo forti assieme, soprattutto pensiamo a chi è solo.

Noi vogliamo esserci e quando saremo guarite se qualcuno avesse bisogno di una consegna a casa nei dintorni dove viviamo o di una parola di conforto noi nel nostro piccolo ci siamo, insieme si può. 

Giovanna e Stefania.