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È partita dalla Sardegna in direzione di Torino la valigia carica di sogni dell’Associazione Editori Sardi che sta prendendo parte alla trentaduesima edizione del Salone Internazionale del Libro.
I tesori di un’isola che – ispirandosi alla celebre artista Maria Lai vuole rivolgere al mondo un forte messaggio di pace e di coesione.
In fase di inaugurazione, l’evento d’arte realizzato dall’AES assieme a Casa Falconieri, ha fatto emergere libri, colori, stoffe e infine un lungo nastro decorato e corredato di alcuni dei passi più significativi della storia della letteratura sarda.
Parole tratte dalle opere di Grazia Deledda, Antonio Gramsci, Francesco Masala e altri grandi scrittori che, nel momento di forte carica emozionale, sono sembrate quasi riecheggiare nel cuore del Lingotto.
A srotolare il nastro la presidente Aes Simonetta Castia e l’artista Gabriella Locci, coadiuvate dal direttore artistico Dario Piludu, per circoscrivere con oltre cento metri di stoffa l’intera Sala Avorio.
Il momento più emozionate è stato in serata, grazie a una partecipata performance nei più ampi spazi del Padiglione Oval, dove l’AES ha esposto ben tremila libri e oltre ottocento titoli al fianco dei grandi marchi dell’editoria libraria internazionale.