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Il nuovo Atlante Qualitavita di Treccani conterrà anche L’Agnello di Sardegna Igp. La decima edizione è stato presentato nei giorni scorsi a Roma, alla presenza anche del ministro delle Politiche Agricole Teresa Bellanova.
“Una grande soddisfazione vedere il nostro agnello sardo marchiato Igp e tutte le altre eccellenze nella prestigiosa enciclopedia” queste le parole del presidente Contas, Battista Cualbu .
Per la prima volta la Treccani (L’Istituto dell’Enciclopedia che compila e aggiorna la pubblicazione e diffusione della Enciclopedia Italiana di Scienze, Lettere ed Arti) accoglie la cultura delle Indicazioni Geografiche e dei prodotti tipici italiani all’interno del corpus delle sue opere.
“Questa – ha aggiunto Cualbu – è frutto dell’importanza e centralità che oggi ricopre nella nostra società l’agricoltura e l’agroalimentare. In particolare il cibo di qualità, buono e garantito, quello ad Indicazione Geografica tutelati e riconosciuti dall'UE. Oggi il consumatore è sempre più consapevole nella scelta del cibo da portare a tavola, attento all’origine e all’autenticità. Per questo sceglie quelli a marchio che stanno avendo sempre più successo e sono sempre più presenti nel carrello della spesa. Anche gli ultimi dati del mese scorso, di novembre, ci confermano che l’agnello marchiato Igp, l’unico garantito sardo, cresce nelle vendite e quindi nelle preferenze del consumatore”.
L’opera contiene 860 schede prodotto, suddivise in tre sezioni: prodotti agroalimentari (299 schede – 10 per la Sardegna), prodotti vitivinicoli (526 schede – 33 della Sardegna) e bevande spiritose (35 schede realizzate in collaborazione con Assodistil – 3 della Sardegna).
“Un’altra vetrina per il nostro agnello e per il comparto agropastorale sardo – ha sottolineato il direttore del Contas Alessandro Mazzette -. Il settore pastorale ha un ruolo centrale nei prodotti a Indicazione geografica riconosciuti dall’Unione Europea. Oltre all’agnello infatti ci sono i tre pecorini, Romano, Fiore sardo e Pecorino sardo, oltre ai Culurgionis d’Ogliastra, sempre espressione di questo mondo. Inoltre, come sottolineano correttamente da Fondazione Qualità vita, sono prodotti che hanno un ruolo culturale, oltre che ambientale e sociale, infatti, c’è una stretta connessione, con alcuni patrimoni immateriali dell’umanità dell’Unesco, espressione diretta del mondo pastorale sardo, come il Pastoralismo e la Transumanza, che ha ottenuto il riconoscimento la settimana scorsa”.