Solitudine, mancanza di lavoro, cattive notizie, isolamento. Possono essere un cocktail esplosivo per tanti che, per superare un momento così delicato e complesso, si lasciano andare all'abuso di alcol. Dall'inizio del lockdown in Sardegna è notevolmente aumentato il consumo di vino, birra, amari, cocktail.

E' 800 630622 il numero verde del Dipartimento di salute e igiene mentale dell'Ats Sud Sardegna. Attivo 7 giorni su 7 dalle 9 alle 19, riceve quotidianamente richieste di aiuto. "Ci chiamano vecchi pazienti che non bevevano più e che durante questa quarantena hanno avuto ricadute, ma anche persone che utilizzano l'alcol per compensare sintomi di ansia o difficoltà psicologiche in genere", spiega Graziella Boi, capo del dipartimento Ats di Salute mentale e dipendenze zona sud Sardegna, a L'Unione Sarda.

"Dobbiamo considerare che quando una persona è in sofferenza fa di tutto per trovare dei rimedi. E quelli più semplici, in questo momento, sono dentro casa dove il "farmaco" più comune è l'alcol"

"Tra i consigli che diamo c 'è quello di continuare a mantenere il più possibile la propria quotidianità, per esempio continuando a fare attività fisica in casa negli stessi orari che erano occupati prima dell'emergenza e restare continuamente in contatto con amici e parenti attraverso videochat - spiega la dottoressa Boi -. Questo, infatti, permette alle persone di sentirsi sempre all'interno di una pseudonormalià".