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Oltre il 60% delle imprese sarde ha sospeso l'attività in seguito alle restrizioni imposte per il contrasto del coronavirus. Il 70% ha attivato gli ammortizzatori sociali per i propri dipendenti, l'80% sta vivendo settimane da incubo per quanto concerne la liquidità.
A riportarlo è l'indagine effettuata da Confindustria Sardegna, che pur riconoscendo il lavoro svolto dalla Regione, invoca strumenti immediati e straordinari.
L'obiettivo è di assicurare subito la liquidità alle imprese sospendendo nel breve e medio periodo i principali versamenti tributari.
Per l'associazione degli imprenditori è necessario predisporre un piano emergenziale di investimenti per favorire la ripresa nel campo delle infrastrutture, dell'ambiente, dell'energia e dei trasporti.
Gli industriali hanno rivolto un appello "a tutte le forze politiche regionali, di maggioranza ed opposizione" per "superare le contrapposizioni e ricercare su questo fronte, con la sollecitudine e la responsabilità imposta dalla gravità della situazione, la massima coesione e determinazione nel perseguire il bene comune e una prospettiva di benessere per la nostra isola".