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Sono 12 professionisti (di cui cinque medici e sette infermieri) e abbracciano diverse branche del lavoro: è questo il gruppo dietro le cinque ricerche portate avanti all'interno dell'unità operativa di Anestesia e Rianimazione del nosocomio di Lanusei che hanno catturato l’attenzione della Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva. La stessa, infatti, ha accettato cinque ricerche scientifiche realizzate nel reparto lanuseino.
Gli studi saranno pubblicati nei prossimi mesi dalla rivista scientifica Jaacc (Journal of Anesthesia, Analgesia and Critical Care) e verranno presentati ad ottobre nel congresso "ICare 2023", organizzato a Roma dalla stessa Siaarti. Al simposio sarà presente una delegazione del nosocomio ogliastrino che illustrerà le ricerche come "comunicazioni orali" durante il meeting.
Uno degli studi deriva dall'utilizzo, nella pratica clinica, di una variante tecnica della tracheotomia percutanea dilatativa che risulta dalla combinazione di due altre tecniche, con l'obiettivo di sfruttare i pregi di ognuna. Un'altra ricerca ha preso spunto dall'eredità e dagli insegnamenti lasciati dal Covid e un altro si è concentrato sul monitoraggio della flora batterica e la gestione delle infezioni, dimostrando come, in alcuni casi, utilizzare degli antibiotici meno potenti e più comuni, sia altrettanto efficace.
Due delle ricerche hanno preso spunto da casi clinici: pazienti affetti da apnee ostruttive nel sonno possono presentare, soprattutto nelle fasi immediatamente successive ad un intervento chirurgico effettuato in anestesia generale, dei problemi respiratori rilevanti. Infine, uno dei lavori è basato sulla positiva risoluzione del caso di un paziente che presentava delle piaghe da decubito di difficile guarigione utilizzando appositi apparecchi medicali (quali la Vac Therapy),