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A Scano di Montiferro l’arte e la tradizione spesso si intrecciano, soprattutto in particolari ricorrenze dove il sacro e profano si fondono e la creatività diventa una delle caratteristiche più salienti dei suoi abitanti. Il volto ospitale e gentile contraddistingue il sentimento di accoglienza di questo centro del Montiferru settentrionale situato a valle dell’omonima catena montuosa protetta dagli ulivi e accarezzata dai enti.
Con cura e armonia le donne scanesi confezionano il pane e il formaggio in forme originali, intrecciano raffinati manufatti, si affermano nei vari ambiti con tenacia, successo e determinazione.
Enrica Dettori è una di loro, vive e opera nel maneggio di famiglia denominato Centro Ippico S’Aldola, ha 28 anni e coltiva la sua grande passione per i cavalli da sempre.
“Le bardature dei cavali sono delle vere e proprie opere d’arte: il lavoro per realizzarle va fatto con cura e richiede tempo e dedizione, e si svolge quasi con una tecnica artigianale – racconta Enrica –. Dai miei ho imparato a fare le trecce alle code e alle criniere dei cavalli, che inizialmente si facevano per le presentazioni dei cavalli giovani nelle rassegne di bellezza e che invece nel tempo è diventata una consuetudine rifinirle anche in occasione delle feste paesane, delle corse alla stella, per la pentolaccia a cavallo e ovunque ci siano manifestazioni equestri a cui si partecipa. Di recente ho esercitato questa speciale forma “d’arte” anche alla Fiera di Verona”.
“Sono praticamente cresciuta in mezzo ai cavalli perché mio padre, Giovanni, è un domatore e preparatore di cavalli e così anche mio fratello Riccardo” racconta la ragazza che spesso sfila in modo elegante su Nerone, il suo anglo-arabo-sardo colore grigio, di 10 anni, sempre bardato con ricchi finimenti.
“Le bardature dei cavali sono delle vere e proprie opere d’arte: il lavoro per realizzarle va fatto con cura e richiede tempo e dedizione, e si svolge quasi con una tecnica artigianale – racconta Enrica –. Dai miei ho imparato a fare le trecce alle code e alle criniere dei cavalli, che inizialmente si facevano per le presentazioni dei cavalli giovani nelle rassegne di bellezza e che invece nel tempo è diventata una consuetudine rifinirle anche in occasione delle feste paesane, delle corse alla stella, per la pentolaccia a cavallo e ovunque ci siano manifestazioni equestri a cui si partecipa. Di recente ho esercitato questa speciale forma “d’arte” anche alla Fiera di Verona”.
La grande passione della giovane amazzone libera la sua creatività che si estende anche alla pittura e alla scrittura.
“Mi piace essere attiva, lavorare sodo e mettermi a disposizione anche dei bambini e dei portatori di disabilità, con i quali mi rapporto per condividere le esperienze”.
Enrica Dettori ha indossato i panni di Eleonora d’Arborea in occasione dell’ultima edizione della Sartiglia di Oristano.
Èstato un bellissimo capitolo della mia vita, che ha dato luce anche al mio paese e che lascerà in me un ricordo indelebile, soprattutto per il passaggio sotto la stella e per l’emozione che ho provato nel poterla toccare anche solo per una volta!”