“È ora di rivedere il nostro approccio alle sagre per renderle autentiche vetrine dei produttori locali e strumento di valorizzazione dei loro prodotti”.

Lo ha detto l’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi, nel suo intervento al convegno “La produzione e la commercializzazione dei carciofi: tendenze e prospettive del nuovo PSR 2014/2020”, ospitato ieri nella sede dell’Agenzia Laore, in località Pardu Nou a Siamaggiore nell’ambito degli eventi previsti dalla Sagra del Carciofo.

“Il carciofo spinoso è una delle eccellenze agroalimentari della Sardegna – dice l’esponente della giunta Pigliaru –. L’interesse riscontrato all’Expo milanese dello scorso anno ci spinge a muoverci su due direttrici: prima di tutto sostenere e rilanciare, con le misure del PSR 2014/2020, la produzione e commercializzazione dei carciofi.

Con il prezioso supporto dei sindaci bisogna coordinare e mettere finalmente in circuito gli eventi: non più momenti locali, scollegati e non comunicanti, bensì tappe di un percorso ragionato, capace di attirare visitatori non solo da un paese all’altro, ma da tutta la Sardegna e da fuori.

In questo modo – ha detto la titolare dell’Agricoltura -, oltre a valorizzare le energie del luogo che tanto impegno dedicano all’organizzazione di queste manifestazioni, potremmo proporre un “format” più innovativo delle sagre tradizionali, che attragga visitatori senza mettere in secondo piano i prodotti e gli agricoltori: penso, per esempio, alla presenza di un grande cuoco che rivisiti le ricette tipiche, a momenti di riflessione focalizzati sui produttori, a spazi di vendita che siano autentica vetrina del territorio e delle sue vocazioni”.