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L'ospedale San Camillo di Sorgono, se dovesse passare la proposta di riordino della rete ospedaliera, sarà inquadrato come presidio di zona disagiata senza subire, però, alcun declassamento e taglio ai servizi.
È quanto emerso nel corso della riunione fiume, durata oltre quattro ore, tra l'assessore della Sanità, Luigi Arru, e i sindaci della Barbagia e del Mandrolisai. All'incontro erano presenti i primi cittadini di Sorgono, Teti, Tiana, Belvì, Ortueri, Meana Sardo, Desulo, Aritzo e Tonara.
«L'assessore Arru si è dimostrato fin da subito disponibile - dice il sindaco di Sorgono Giovanni Arru -. Leggendo la proposta di riorganizzazione del sistema sanitario appare evidente che il processo porti a un declassamento del San Camillo, ma secondo lo stesso assessore, la realtà dei fatti sarebbe diversa. Tutti i servizi che fino ad ora sono presenti nell'ospedale di Sorgono continueranno ad esistere, mentre andrebbe cancellata soltanto la direzione sanitaria, che verrebbe trasferita a Nuoro. Nelle tabelle riportate nella proposta inviata dalla Regione, appare evidente che sulla carta la conseguenza dell'approvazione del nuovo piano porterebbe tagli ai servizi, ma l'assessore si è impegnato personalmente a incontrarci nel nostro territorio, nel corso di una riunione che sarà aperta a sindaci, amministratori e operatori del settore, per elencare i dettagli del nuovo inquadramento del sistema sanitario».
L'assessore Arru ha confermato anche l'appuntamento del sette settembre a Nuoro con la conferenza territoriale socio-sanitaria della Asl. «Nel momento in cui - sottolinea il sindaco di Sorgono - l'assessore Luigi Arru ci dirà formalmente che l'ospedale San Camillo non perderà alcun servizio, potremmo dirci pronti a tranquillizzare la popolazione in merito al futuro del presidio sanitario del Mandrolisai».