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Aveva fatto perdere le sue tracce oltre un anno fa per sottrarsi alla cattura e per eludere anche un provvedimento con il quale l’Autorità Giudiziaria gli aveva sospeso la potestà genitoriale dei due figli minori. Questa mattina, presso gli uffici di frontiera dello scalo aeroportuale di Fiumicino, gli agenti della PolAria ha notificato il provvedimento di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Cagliari, a carico del 48enne cagliaritano Stefano Bulla, per scontare una pena di reclusione di sei anni per un cumulo di condanne per reati contro il patrimonio, la persona, truffe, violenza privata, riciclaggio, reati perpetrati nell’hinterland cagliaritano dal 2005 al 2009.
La Squadra Catturandi del Nucleo Investigativo dei Carabinieri, ha avviato tutta una serie di indagini che avevano stabilito che l’arrestato si era allontanato dall’Italia con la sua famiglia per raggiungere la Thailandia: essendo un esperto di arti marziali, Bulla si era stabilito nella città di Pattaya e collaborava presso una palestra del posto. Raccolte le informazioni atte al fermo dell’indagato, l’Autorità Giudiziaria di Cagliari aveva inoltrato tramite il Ministero di Giustizia e l’Interpol, un provvedimento di estradizione. Nelle ore successive Stefano Bulla sarà trasferito presso il carcere di Civitavecchia.