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Le dichiarazioni del leader della Lega, Matteo Salvini, sul prezzo del latte hanno fatto rabbrividire chi ogni giorno lotta per garantire la dignità anche economica a un lavoro e a un prodotto di vitale importanza.
"Stagione da record per il latte ovicaprino sardo, il cui prezzo ha finalmente toccato (e leggermente superato) un euro”, ha detto ieri Salvini insieme al sottosegretario alle Politiche agricole, alimentari e forestali Gianmarco Centinaio. “Quando avevamo convocato industriali e pastori al Viminale, qualche osservatore e politico di sinistra sosteneva che una cifra simile sarebbe stata impossibile. Invece proprio quell'intervento, a cui seguì un decreto, è stato un passo fondamentale per ottenere il risultato di cui parliamo adesso", hanno continuato.
Questo modo di millantare meriti che non si possiedono non è piaciuto ai pastori sardi.
"Non c'è più spazio per prendersi i meriti riguardo il prezzo del latte”, hanno detto i portavoce del movimento "Pastori senza bandiere" Gianuario Falchi e Nanneddu Sanna che hanno spiegato: “Caro Salvini hai proprio ragione che è merito tuo il prezzo del latte, non quello delle coop ma quello degli industriali che è 0,85 cent e non 1 euro. È proprio merito tuo e del tuo governo gialloverde (e quelli dopo non ne parliamo...) che a maggio 2019 non avete voluto concludere i tavoli che avrebbero dovuto scrivere delle regole per tutti e forse oggi avremmo il latte degli industriali pagato come quello delle coop".
"Sicuramente – hanno continuato Fanchi e Sanna - non sai neanche che stiamo parlando del prezzo campagna 2020, quella del 2021 sarà ancora peggio come differenza di prezzi tra industriali e coop. E visto che parliamo di meriti dovresti anche prendere i meriti di quelle 1000 denunce ai poveracci, a cui garantivi il massimo rispetto e la massima tutela al momento della protesta, che tu stesso da ministro consideravi una protesta giusta. Complimenti a tutti - prosegue Falchi - perché da come leggo siete stati tutti bravi, come sempre: peccato però che manchino i ringraziamenti a chi li merita veramente, ovvero tutti quei pastori che per giorni hanno buttato il loro latte per terra e fatto conoscere al mondo intero il proprio problema e si sono caricati di denunce".
"Caro Salvini – concludono i portavoce - la gente non era stupida prima, quando sei sceso in campo per risolvere i problemi, e non è stupida oggi che dici di averli risolti. Prova a tornare indietro a maggio 2019 e verifica cosa hai fatto veramente e fatti dire a quanto è pagato il latte dei pastori che versano agli industriali oggi e lo scorso anno. I sardi non dimenticano".