PHOTO
SPARI CONTRO, CHE UCCIDONO IL QUIETO VIVERE.
LE PAROLE NON BASTANO PIÙ.
Belvì è un’oasi di bellezza che si ama incondizionatamente.
L’intensità del verde che cosparge picchi e vallate di tutte le sue tonalità protegge l’armonico abitato: tutto è posato con cura e questo piccolo centro dell’omonima Barbagia è in assoluto uno dei paesi più suggestivi di tutta l’isola.
Le persone che si svegliano ogni mattina, tra le voci della natura che interrompono il silenzio, rispecchiano la voglia di pace e serenità che il paesaggio suggerisce.
Belvì è uno di quei luoghi in cui vorrebbe nascere e crescere chi ama e rispetta le cose semplici che rendono migliore l’esistere.
Anche per questo gli spari che hanno deturpato l’auto del vice sindaco di Belvì fanno molto più rumore.
L’attentato è gesto vile e deprecabile sempre e comunque e vigliacco è colui che lo compie.
E’ vigliacco chi colpisce alle spalle e si nasconde, trama di notte o nei giorni di festa, ritira la mano dopo aver sferrato il “pugno” non avendo una faccia rispettabile da mostrare.
Qualunque sia il “movente” che anima l’azione, il vigliacco è vigliacco.
Non mi piacciono nemmeno quelli che possono fare qualcosa per rendere più sicuro con i fatti il mondo in cui viviamo e non se ne preoccupano.
Sono coloro che muovono ondate di solidarietà attraverso comunicati di circostanza con annessa condanna scondita di parole.
Sono gli stessi che prima ci isolano con la politica dei tagli su tutto, rendendoci “attori” di una resistenza sempre più fiacca.
Sono gli stessi che poi “annebbiano” le pagine dei giornali con dichiarazioni di vicinanza.
Non mi riferisco, ovviamente, alle centinaia di persone che con sincerità hanno indirizzato un loro pensiero alla persona buona e disponibile che in tanti conoscono.
Ieri sera ho parlato con Maurizio Cadau, protagonista suo malgrado di questa vicenda.
<<Non riesco a capire perché mi sia capitata una cosa del genere – diceva – ma sto cercando di reagire perché bisogna andare avanti. Se questa azione è legata alla mia attività amministrativa è ancora più incomprensibile, perché siamo in carica da meno di un anno e francamente non pensiamo di aver urtato la sensibilità di chiunque con il nostro operato. Anzi, nei nostri propositi c’è solo la volontà di fare del bene, ce lo siamo detti e andremo avanti più motivati di prima>>.
Maurizio ama il dialogo e la sua disponibilità verso il prossimo è un canale di comunicazione sempre “aperto”, difficile pensare che qualcuno possa volergli male, difficile soprattutto accettare che lo stesso qualcuno, con questo gesto, abbia voluto coprire il sole che illumina di sereno il cielo che ripara Belvì.
Giuliano Marongiu
Ovodda 30 marzo 2016