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Sono seimila e aspettano da sette anni il rinnovo del contratto multiservizi: anche i lavoratori degli appalti di pulizie della Sardegna aderiscono, alla manifestazione nazionale , oggi 21 ottobre davanti all’ospedale Brotzu. La mobilitazione nazionale dei lavoratori a cui viene applicato il Ccnl sottoscritto da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti e’ stata organizzata per denunciare l’atteggiamento delle controparti datoriali (Confindustria Anip, Confcooperative, Legacoop, Confapi, Associazione generale cooperative italiane), che non riconoscono il lavoro svolto anche in questa difficile fase di emergenza sanitaria.
Tre le iniziative territoriali organizzate dalle categorie regionali nel rispetto delle norme di sicurezza anti Covid, la protesta dei lavoratori impiegati nei servizi di pulizie degli uffici pubblici e Ospedali. Oggi la manifestazione è in contemporanea con le iniziative organizzate nelle diverse piazze d’Italia.
“La decisione - spiegano i segretari regionali Nella Milazzo (Cgil), Giuseppe Atzori (Cisl), Vincenzo Di Monte (Uil) - è stata presa il 7 ottobre dopo l’assemblea dei delegati che hanno giudicato inaccettabile il mancato rispetto dell’impegno preso a giugno scorso, quando le associazioni dei datori di lavoro avevano sottoscritto un avviso comune per il rinnovo”.
I segretari ricordano inoltre che “la vertenza coinvolge seimila lavoratori che svolgono un servizio essenziale e quotidianamente garantiscono il decoro e la pulizia di centinaia di sedi e uffici pubblici e privati, è del tutto ingiustificato che non gli venga riconosciuto un trattamento economico diverso dai sette euro all’ora fissato sette anni fa, così come un miglioramento degli aspetti normativi”.