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L’assessore ai Lavori Pubblici, Roberto Frongia, durante un sopralluogo questa mattina ha parlato del cantiere Nuraminis-Villagreca, nel quale si stanno svolgendo lavori di rinnovamento e adeguamento alla strada statale 131, dal chilometro 23 al 32.
"Il tratto di strada Nuraminis-Villagreca - spiega Frongia - rappresenta uno dei nodi stradali della 131 a più alta pericolosità, e deve essere rivisto e ammodernato in tempi celeri. Sebbene si tratti dell’ultimo tratto della ‘Carlo Felice’ tra Cagliari e Bauladu, che resta ancora da mettere a norma in termini di adeguamento dell’asse stradale, registriamo un intollerabile rallentamento dei lavori, dovuto a una serie di criticità che ho chiesto ad Anas e all'impresa aggiudicataria di risolvere. Si prevede ora la ripresa dei lavori entro settembre".
La realizzazione delle opere (di cui un tratto realizzato in variante, ovvero su nuovo tracciato) consentirebbe di far fronte a problemi e pericoli legati alla pericolosità della strada, nella quale è presente persino un incrocio a raso. Entro la fine dell'estate i lavori dovrebbero ripartire, dopo le sollecitazioni agli addetti da parte della Regione.
In seguito al sopralluogo di stamattina, attraverso il quale si è cercato di individuare le criticità relative al cantiere, si è svolta sul posto una riunione del tavolo tecnico, alla quale hanno partecipato i rappresentanti della struttura territoriale sarda di Anas e i responsabili dell’impresa che ha in carico l’appalto dei lavori, e che ha effettuato un adeguamento della progettazione, per la quale è stato necessario richiedere l'intero pacchetto di pareri autorizzativi (il costo dei lavori si aggira intorno ai 40 milioni).
"La realizzazione degli interventi procede al di sotto delle aspettative, con un evidente ritardo nella tabella di marcia - ha proseguito l’assessore -. Il cantiere è aperto da due anni sulla base di una idea progettuale che ha ben 16 anni, e che è stata soggetta a numerose variazioni che ne hanno causato un notevole rallentamento".
E ha concluso: "Ho quindi condiviso con Anas la necessità di realizzare uno sforzo importante per dare gambe al progetto già revisionato e reso compatibile con le attuali esigenze, che nel 2020 non potevano più essere quelle del 2004".