PHOTO
“Mi viene negato il diritto di avere una famiglia, di essere un buon padre. È vero, sono povero, invalido. Ma sono incensurato e ho tanta voglia di fare”.
Sono queste le parole di un padre, quartese di 36 anni, che insieme alla sua compagna, romana di 24 anni, hanno provato il dolore della separazione dalla loro figlia di quasi tre mesi.
Le assistenti sociali, inviate dal tribunale dei minori, alcuni giorni fa si sono presentate al portone della loro abitazione a Quartu Sant’Elena per portare via la bambina, in quanto è risultato che i due ragazzi non si trovano in una situazione economica adeguata al mantenimento della piccola.
Il padre, che è invalido per un problema di articolazione alla mano, percepisce una pensione di 286 euro, non ha mai avuto problemi con la giustizia e vive in una casa popolare con la moglie.
La madre, invece, è disoccupata. In passato ha sofferto di depressione post parto, dopo aver dato alla luce il primogenito, ma ora sta bene.
Per la loro bambina sarebbero disposti a tutto e affermano di poter contare sull’aiuto dei familiari che li hanno sempre sostenuti anche economicamente. La speranza, quindi, è quella di poter riabbracciare al più presto la loro piccola.