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I trofei azzurri più importanti dalle vittorie dei mondiali del 1934 e 1938 alla coppa del mondo alzata al cielo da Cannavaro. E poi il magico Europeo conquistato dalla generazione di Gigi Riva e il romantico mondiale di Spagna dell'82. Le coppe della nazionale italiana, sorvegliate a vista dalle guardie giurate, andranno in giro per la Sardegna in un tour che parte da Cagliari (oggi e domani alla Sala Swatch) per toccare Oristano (Sa Rodia, 13 novembre), Nuoro (Exme, 14 novembre), Sassari (14 e 15 novembre, sede Provincia) e Olbia (museo archeologico, 15 novembre).
L'iniziativa del Comitato regionale della Lega nazionale dilettanti nasce per festeggiare i 60 anni della Figc. "Ci fa piacere ospitare queste coppe - ha detto il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu - soprattutto in concomitanza con i grandi risultati del Cagliari. Speriamo siano di buon auspicio: sognare non costa niente".
Presenti all'inaugurazione anche due giocatori del Cagliari dello scudetto, Adriano Reginato e Giuseppe Tomasini, il presidente del comitato sardo della Federcalcio Gianni Cadoni e il presidente regionale del Coni Gianfranco Fara. "Coppe che hanno fatto la storia del calcio", ha detto il presidente del consiglio comunale Edoardo Tocco.
"La nostra opera - ha detto Cadoni - è quella di far rotolare il pallone in ogni Paese. Riuscire a prendere tutte queste coppe è stata un'impresa. Per noi è molto importante la Coppa Europa perché uno dei gol decisivi lo realizzò Gigi Riva".
La Coppa del mondo non si vedeva a Cagliari dal 1990, l'anno della edizione italiana della competizione. Presente anche il Coppe preziose: durante la notte saranno ospitate e sorvegliate nelle caserme dei carabinieri.