“Cani sofferenti, denutriti, malati, con le piaghe, in mezzo ai loro escrementi: in redazione ci sono arrivate queste immagini molto forti del canile Croce Blu di Nuoro. Anche l'Asl, l'ambientalista Antonio Colonna e un ex volontario parlano di condizioni igienico-sanitarie gravi”. Viene presentato così il servizio de Le Iene andato in onda due giorni fa su Italia1.

A occuparsi del caso sono stati Filippo Roma e Marco Fubini.

Il filmato inizia con l’intervista ad Antonio Colonna che ha realizzato una serie di immagini nel canile e racconta: “La maggior parte dei cani erano denutriti, altri cani manifestavano comportamento fobico, quindi rimanevano rannicchiati in un angolo”. Antonio spiega di aver visto “superfici incrostate e addirittura fori tra un box e l’altro che consentono ai cani di aggredirsi”.

L’ex volontario sottolinea che l’estate scorsa intervenne l’Asl veterinaria di Nuoro: “Hanno trovato, ad esempio, la pavimentazione corrosa a causa dell’accumulo delle feci lasciate sul pavimento e la suddivisione dei gruppi in modo errato”.

In seguito all’accertamento della stessa Asl l’autorità giudiziaria dispose il sequestro del canile, ma il padrone della struttura si oppose e il tribunale di Nuoro gli diede ragione.

A questo punto del servizio, la Iena Filippo Roma precisa che i problemi di cui si parla oggi sono gli stessi presenti ormai da anni. A testimoniarlo è un ragazzo, Antonio, che ha lavorato nel canile per più di sei anni: “C’erano cani che venivano lasciati morire nei box oppure venivano soppressi. Non c’era nessun interesse a curare i cani perché tanto ne sarebbero entrati altri”, dice Antonio dopo uno sfogo iniziale: essendo solo un volontario non poteva fare molto per cambiare la situazione.

“L’importante a detta del ragazzo – spiega Filippo Roma - non era la salute dei cani, ma averne un numero elevato per potersi garantire le sovvenzioni del comune”.

Quanto riceve il canile ogni anno? Lo dice l’ex volontario Antonio Colonna: “163mila euro di fondi pubblici. Ospita circa 100 cani”.

Il servizio de Le Iene termina con l’intervista al responsabile del canile, Pierpaolo Seddone. Filippo Roma gli mostra le immagini di alcuni cani denutriti, altri che scivolano sulle feci, un altro in preda a convulsioni e Seddone dice di essere “allibito” prima di accusare Antonio, il ragazzo che ha lavorato nel canile per sei anni. “Quindici giorni fa ho cacciato chi gestiva il canile proprio perché i cani non andavano maltrattati”.

“Ma dopo sei anni se ne accorge?”, incalza Filippo Roma che dà conto di una serie di messaggi inviati dal responsabile del canile ad Antonio che smentiscono quando dichiarato da Seddone.

Il servizio si conclude con la ricerca di presunti certificati che smentirebbero quanto verificato dall’Asl di Nuoro. Documenti che il responsabile non è riuscito però a trovare.

Il servizio de Le Iene qui