La tradizione delle maschere di Mamoiada unite all'innovazione grazie a un investimento sul digitale. Domenica 8 ottobre un altro passo avanti: lo spazio inaugurato 17 anni fa nel paese della Barbagia si apre alla multivisione dei bambini in occasione della Giornata nazionale delle famiglie al museo. L'offerta di immagini, testi e suoni per introdurre il visitatore nel mondo del carnevale mamoiadino c'era già.

Ma ora l'impatto emozionale di musiche e video si allarga anche ai più piccoli. Puntando su ciò che maggiormente attira le nuove generazioni: la tecnologia. Lo ha annunciato il presidente della cooperativa Arl Mario Paffi nel corso di una tavola rotonda a Sinnova, il quinto salone dell'innovazione in Sardegna.

"Siamo partiti in un contesto di scetticismo generale anche dal mondo accademico - ha spiegato - Ci dicevano: perché musealizzare qualcosa di vivo come le maschere? Noi abbiamo pensato sempre al nostro spazio come un hub. Sì, con la visione tradizionale dei reperti. Ma anche con altri supporti e con un'apertura al territorio che consente il coinvolgimento delle strutture ricettive e degli artigiani". Risultato? Nel 2016 ci sono stati 22mila visitatori, il 50 per cento stranieri.

"Usiamo anche francese, tedesco e inglese - ha sottolineato Paffi - ricordiamo che quando abbiamo aperto la vocazione turistica del paese era pari a zero". Tecnologia e social come armi. "Attraverso la app Mamoiada for you - ha spiegato ancora il presidente della cooperativa - il turista può pianificare la sua visita, dall'enogastronomia al pernottamento. Chi scarica la app lascia anche la e-mail e il visitatore viene invitato a dare un feedback che viene premiato in punti. Con un premio finale offerto da noi. Naturalmente abbiamo le app con audio guide. C'è un bel fermento a Mamoiada, guardiamo anche all'esplosione delle cantine. Prima eravamo ricordati per le faide. Ora non più".