"Ringrazio mia moglie e mio figlio che, anche se per un breve periodo, mi hanno reso un marito e un papà felice, anzi un babbo felice, come mi chiamava il mio piccolo Davide": sono le parole strazianti di Adriano Pilu nella chiesa della Beata Vergine del Rimedio a Bottidda, durante i funerali della moglie Antonella Galistu, di 35 anni, e del figlioletto di un anno e mezzo, morti in un incidente stradale lunedì sera sulla statale 129 Nuoro-Macomer.

Parole che si strozzavano in gola, ma che Adriano Pilu ha avuto la forza di pronunciare fino in fondo. A fine messa l'uomo ha anche voluto dedicare al suo bimbo una canzone di Elisa, cantata insieme ai ragazzi del coro.

"'A modo tuo' - ha raccontato il papà - è un brano che Davide amava tanto e che ascoltava già da quando era in grembo alla madre nei lunghi viaggi per Sassari dove Antonella si recava tutti i giorni per lavoro. L'unica cosa che mi conforta è che Davide sia volato in cielo insieme alla sua mamma", ha concluso l'uomo prima di crollare in un pianto disperato.

Una folla oceanica ieri pomeriggio si è riversata a Bottidda per dare l'ultimo saluto ad Antonella e al suo bambino. Lutto cittadino in paese e anche a Illorai, dove la donna era nata e dove ancora vive tutta la sua famiglia.

La messa è stata officiata dal vescovo di Ozieri Corrado Melis e concelebrata con tutti i parroci del Goceano. "Una giovane madre e un piccolissimo bambino oggi sono volati in cielo - ha detto il vescovo - difficile esprimere qualsiasi parola di conforto per il marito e padre e per i loro familiari. Questo è il momento del silenzio non quello assordante dell'indifferenza ma quello della sofferenza e delle lacrime".

Due bare, quella della mamma e quella piccolissima di Davide, una accanto all'altra, sono state portate in spalla fino al cimitero dagli amici e parenti della famiglia. Due bare a cui migliaia di persone, prima della tumulazione, hanno voluto dare l'ultima carezza.