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Secondo il rapporto nazionale dell’Ufficio Studi di Confartigianato, in Sardegna sarebbero 10mila 544 gli addetti del settore alimentare e delle bevande. Inoltre 8 lavoratori su 10, l’85,8%, pari a 9mila 043, sono impiegati nelle micro e piccole imprese (realtà con meno di 49 dipendenti). Nel solo comparto artigiano operano 5mila 733 lavoratori, il 54,4% di tutta la forza lavoro del settore food and drink.
“Si tratta di un comparto in piena crescita ed evoluzione – ha dichiarato Antonio Matzutzi, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – che sempre più risponde alle esigenze di una clientela che nel corso dei lustri ha modificato e affinato i propri gusti e stili alimentari”.
“In ogni caso, è merito di questi “artigiani del cibo” se i nostri prodotti piacciono tanto anche all’estero – ha aggiunto – un patrimonio economico e di tradizione culturale che va costantemente difeso e valorizzato. Il fatto che anche l'export agroalimentare continui a segnare una crescita, segnala un riconoscimento internazionale che non può che renderci orgogliosi”.
Confartigianato Sardegna ha anche voluto ricordare la “Grandezza” del “giacimento” della food economy dell’Isola, prodotti agroalimentari tradizionali, caratterizzati da metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidate nel tempo.
Tra questi l’Agnello di Sardegna, il carciofo spinoso di Sardegna, il Fiore Sardo, il Pecorino Romano e quello Sardo, l’Olio Extra Vergine di Sardegna, lo zafferano di Sardegna e i Culurgionis d’Ogliastra, che pongono la nostra isola al 16esimo posto tra tutte le regioni italiane che, tutte insieme, annoverano ben 299 prodotti agroalimentari di qualità.
L’isola conta ben 206 prodotti agroalimentari tradizionali, caratterizzati da metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidate nel tempo.
“I prodotti della nostra tradizione alimentare vanno promossi ancora di più – conclude il Presidente – pasticcerie, panifici, gelaterie, servizi di ristorazione, aziende produttrici di pasta, carne, formaggi, olio, vini, birra e tanto altro, che hanno nella qualità e nell’artigianalità della lavorazione il proprio elemento distinti”.