In un presente fatto di community virtuali e Instagram stories, dove i dibattiti si sviluppano in rete e le opinioni si scambiano nelle bacheche dei social, il valore della piazza come luogo di incontro e confronto resiste, in Sardegna come altrove, custodendo immutato il fascino delle aree in cui da sempre batte il cuore delle nostre città. Ecco alcune delle più belle piazze dell'Isola, da nord a sud. Molte altre meriterebbero di essere incluse nella lista: suggeriteci nei commenti quelle a voi più care. 

PIAZZA D'ITALIA - SASSARI

E' la principale piazza di Sassari (foto anche in copertina), considerata il salotto cittadino. Realizzata a partire dal 1872, sorge ai bordi del centro storico medievale, appena all'esterno della cinta muraria lungo l'asse stradale che oggi prende il nome di via Roma e che, già esistente in epoca romana, collegava Turris Lybissonis (Porto Torres) a Karalis (Cagliari). Piazza d'Italia risponde al disegno previsto nel piano regolatore dell'ingegnere Enrico Marchesi del 31 maggio 1837 ed è la prima concreta realizzazione di una delle nuove parti della città che presero forma a partire dal XIX secolo.

Sulla piazza si affaccia lo scenografico prospetto del palazzo della Provincia, sede della provincia di Sassari, eretto sul finire del XIX secolo in stile neoclassico. Una menzione particolare merita poi il palazzo Giordano (in stile neogotico). Al centro della piazza si trova il monumento a Vittorio Emanuele II, opera dello scultore piemontese Giuseppe Sartorio, inaugurato il 19 aprile 1899 alla presenza del re Umberto I e della regina Margherita. Da piazza d'Italia si snodano alcune delle maggiori arterie cittadine: i portici Bargone e Crispo, che uniscono la piazza a piazza Castello, verso il centro storico; via Carlo Alberto, che immette sull'emiciclo Garibaldi e viale Italia; via Roma, che prosegue nella via Carlo Felice. La piazza fa da scenario principale a una delle più celebri manifestazioni folkloristiche dell'Isola: la Cavalcata Sarda, in programma l'ultima domenica di maggio.

PIAZZA ELEONORA - ORISTANO

E' la piazza più rappresentativa della città arborense, collocata nel cuore del centro storico. Ha mantenuto l'impronta classicista conferitale nella prima metà dell'Ottocento. Su piazza Eleonora si affacciano alcuni dei più importanti edifici cittadini: sul lato nord il complesso architettonico degli Scolopi (oggi adibito a Palazzo Civico), all'angolo del corso Umberto I l'elegante palazzo Corrias-Carta e l'ex palazzo municipale (oggi adibito a sede dell’Ufficio tecnico comunale), al lato opposto il settecentesco palazzo Mameli dai raffinati balconcini in ferro battuto. Al centro della piazza è collocato il monumento a Eleonora d'Arborea, opera accademica e celebrativa frutto della collaborazione fra i fiorentini Ulisse Cambi (scultore) e Mariano Falcini (architetto).

La statua della giudicessa d'Arborea fu inaugurata solennemente il 22 maggio 1881. Nei bassorilievi in bronzo ai piedi della statua sono scolpite la messa in rotta del campo aragonese nel Castello di Sanluri e la promulgazione della Carta de Logu (uno dei primi codici di leggi scritte d'Europa). Eleonora d'Arborea fu protagonista del periodo più glorioso e travagliato della storia della Sardegna: il Medioevo giudicale. 

PIAZZA SEBASTIANO SATTA - NUORO

Nel 1965 il Comune di Nuoro incaricò Costantino Nivola di progettare un monumento a Sebastiano Satta. Lo scultore di Orani, reduce dall’esperienza americana, pensò di recuperare il mondo arcaico e pastorale. Così, partendo dallo studio della personalità del poeta, realizzò una serie di piccole figure in terracotta (bronzee nella versione finale) rappresentate in atteggiamenti diversi e momenti differenti di vita. La piazza nel centro storico nuorese fu realizzata da Nivola nel 1967. 

Una volta dipinti di bianco gli edifici per dare luminosità al contesto e ricoperto di lastroni squadrati il pavimento, vi furono distribuiti su disposizione di Nivola grandi blocchi di granito dell'Ortobene allo stato naturale nei quali l'artista incastonò le statuette. Il risultato finale, nella coesistenza contrastante fra la forma irregolare della piazza, l'intervento dello scultore e le modeste architetture sette-ottocentesche (compresa la casa natale di Satta) che si affacciano sulla piazza, marca in maniera straordinariamente suggestiva il paesaggio urbanistico della città. Piazza Satta fa da raccordo fra lo storico quartiere di Santu Pedru e l’area ottocentesca che porta verso i Giardini e la cattedrale di santa Maria della Neve. 

PIAZZA CARLO ALBERTO - CAGLIARI

La piazza, che sorge in un'area centralissima del quartiere Castello a Cagliari, pur essendo di modeste dimensioni rappresenta uno snodo centrale della vita cittadina. Edificata tra le vie Canelles e La Marmora a pianta quadrangolare, il suo aspetto è rimasto quasi inalterata dal medioevo. In epoca spagnola, piazza Carlo Alberto era conosciuta come la plazuela (piazzetta), per distinguerla dalla piazza Palazzo, detta plaza Mayor. Nella plazuela venivano giustiziati, per decapitazione, i nobili condannati a morte.

Il lato est della piazza è costituito dal muro su cui poggia la rampa di scale che collega l'area alla soprastante via Canelles, oltre la quale si scorgono i prospetti dell'ex Palazzo di Città e del Duomo. Alla base della scalinata è collocata una lastra marmorea decorata da uno stemma della città in stile manierista, realizzato dallo scultore Scipione Aprile, con un'iscrizione datata 1603 che ricorda la costruzione di una fontana oggi scomparsa. Sul lato opposto, oltre la via Lamarmora, si affaccia sulla piazza il bel prospetto in stile barocco piemontese del settecentesco palazzo Asquer, una delle più belle residenze gentilizie del Castello. Sul fianco sinistro del palazzo si addossa un arco ogivale, residuo del portico Vivaldi Pasqua, gravemente danneggiato dai bombardamenti del 1943 come lo stesso palazzo Asquer. Il lato nord è chiuso dal palazzo Barrago, in stile neoclassico, mentre al suo centro si trova la statua di san Francesco d'Assisi, collocatavi negli anni '20 del XX secolo.

PIAZZA ROMA - CARBONIA

Cittadina sulcitana di tradizione mineraria, Carbonia nacque nel 1937 per volere del regime fascista. Il tessuto urbano si sviluppò fin da subito attorno a piazza Roma, tipico esempio di architettura fascista. L'ampia e caratteristica piazza, nata con il concetto di area per adunate e con una visione panoramica verso sud, sorge sul monte Fossone e lungo il suo perimetro hanno sede i principali edifici pubblici di Carbonia, realizzati tutti in conci di trachite a bugnato rustico.

Sul lato est, la parrocchiale di San Ponziano, con il campanile modellato, in scala ridotta, su quello di Aquileia, ospita al piano terra una cappella votiva dedicata a Santa Barbara, patrona dei minatori. Sul lato alla destra della chiesa si trovano la Torre civica (ex littoria) e il Teatro, mentre su quello opposto è situato il Municipio. Il quarto lato si apre sui giardini pubblici, delimitati dai viali lungo i quali furono edificati i complessi residenziali più rappresentativi e le sedi delle società carbonifere. Le strade attorno mostrano la successione tipicamente simmetrica delle costruzioni destinate a ospitare i minatori. Nel 2007 uno studio condotto da cinque università europee ha incluso piazza Roma fra le 60 piazze più vivibili d'Europa.

PIAZZA CIVICA - ALGHERO

Originariamente denominata Placa Real o anche Placa del Pou Vell (Piazza del Pozzo Vecchio), piazza Civica ha costituito per secoli il cuore pulsante della cittadina catalana e rimane ancora oggi il fulcro attorno al quale si sviluppa la vita del centro storico.

Sulla piazza si affacciavano diverse sedi istituzionali tra cui la casa della Municipalità e la Dogana Reale, oltre a diverse abitazioni di notabili algheresi. Sul lato sud sorge il Palazzo De Ferrera dalle eleganti linee gotiche (XV secolo), che nel 1541 ospito l’imperatore Carlo V, la facciata retrostante della Casa de la Ciutat (Palazzo Comunale) e l’antica sede della Dogana reale. Affascinante l’ottocentesco Palazzo Serra, sulla cui facciata si apre il monumentale portale timpanato con elementi neoclassici e barocchi. Sul lato nord si trova invece Palazzo Lavagna, caratterizzato da una meridiana del 1866, e il Palazzo Bolasco che nella metà del XIX secolo appartenne ai familiari di Giuseppe Garibaldi. Già dal 1400 l’ingresso dal porto alla città fortezza era assicurato dal Portal de la Mar, attraverso il quale venivano tratte in salvo le imbarcazioni in caso di eccezionali mareggiate, da qui il nome di Porto Salvo.

PIAZZA COSTITUZIONE - BOSA

Chiamata inizialmente piazza della Maddalena e in seguito piazza Umberto I, l'area oggi nota col nome di piazza Costituzione è circondata da un porticato e abitazioni signorili come il Palazzo Delitala.

Fu ostruita nel 1877 nel luogo dove un tempo sorgeva la chiesa della Maddalena, abbattuta nel 1872 per seguire il progetto di riassetto urbano realizzato dell’ingegner Cadolini che prevedeva la risistemazione del Corso Vittorio Emanule. La Piazza venne edificata in occasione della costruzione del primo acquedotto pubblico di Bosa. Tra il 1881 e il 1882 venne edificato il monumentale fontanone con base in trachite rossa a tre livelli su cui si erige la fontana marmorea a quattro alzate e con nella sommità un mazzo di rose con foro centrale dal quale zampilla l’acqua.