Abbiamo cercato di capire se la psicosi collettiva, scatenata da audio circolati nelle chat Whatsapp, fosse fondata. Dopo la circolazione di questi audio (ormai noti nell’Isola) sono stati presi d’assalto distributori di benzina e supermercati, generando sempre più agitazione nella collettività. Per questo abbiamo contattato Franco Funedda, un partecipante della riunione tenutasi ieri a Tramatza, a cui hanno partecipato oltre 350 trasportatori che da lunedì si fermeranno, e abbiamo chiesto come stanno realmente le cose.

“Capiamo la preoccupazione delle persone, ma le cose sono state travisate. Noi vogliamo lottare anche per loro. Non vogliamo fare fesserie e non vogliamo nemmeno sentirle. La nostra sarà una protesta pacifica e abbiamo bisogno del supporto della gente. Garantiamo che se dovessero mancare i beni di prima necessità e gli scaffali nei supermercati saranno vuoti saremo i primi a provvedere a riempirli. Oltretutto, non vogliamo fare del male a noi stessi e ai nostri cari. Ricordiamoci che viviamo tutti qui e capiamo le necessità della popolazione.”

L’appello ai cittadini – “Dovete essere con noi. Vogliamo solo far valere i nostri diritti, come la defiscalizzazione del gasolio, la certezza dei pagamenti e avere al nostro fianco la Regione: questo non è solo per noi ma per tutto il popolo. Assicuriamo, ad esempio, che non verrà bloccato il trasporto del latte, non avrebbe senso far ammalare gli animali o creare ingenti danni a un settore molto produttivo nella nostra Isola.  Siamo mossi solo da buone intenzioni. State tutti tranquilli”.

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