"Si prospetta un autunno caldo in Sardegna, fra disoccupati, cassaintegrati e lavoratori con un unico comune denominatore il disagio di non arrivare a fine mese, così come i minatori di Olmedo che a differenza dei colleghi Igea Spa hanno un contratto part-time e che terminerà fra due mesi". Lo dichiarano in una nota Massimo Ledda, segretario regionale Ugl Chimici, e Simone Testoni, dirigente sindacale. "Riappropriamoci dei nostri diritti", l'Ugl è da anni promotrice di una serie di eventi fra cui "Lavorare per vivere".

I segretari Ugl, Ledda e Testoni, sabato 4 settembre si recheranno assieme al direttivo per commemorare l’eccidio di Buggerru del 1904, che ha visto l’uccisione di quattro minatori e la proclamazione del primo sciopero generale d’Italia. Per i sindacalisti si tratta di una data da ricordare doverosamente "prima di tutto per chi fa sindacato".

"Le attuali condizioni di lavoro soprattutto in miniera, sebbene significativamente migliorate rispetto al passato grazie all’immane sacrificio di migliaia di persone, non permettono ancora oggi di evitare incidenti gravi sul lavoro e disuguaglianze economiche". 

"C’è un’altra ragione ideale che da sempre ci impone di onorare le persone, eventi e lotte del passato: la Sardegna non può perdere la memoria e quindi l’orgoglio di un cultura del lavoro, che adesso viene vissuta quasi come fosse una “macchia” da cancellare. Dobbiamo imparare - concludono - a coniugare passato e presente se vogliamo costruire con intelligenza e civiltà il nostro futuro".