Legalizzazione della cannabis in Sardegna, attivazione rapida e piena dei punti franchi, regionalizzazione dell'Anas. Sono questi i tre temi proposti dai consiglieri regionali di Art.1-Sdp per l'indizione di un referendum consultivo che potrebbe tenersi a ottobre, mentre la raccolta delle 10mila firme necessarie dovrebbe iniziare entro tre settimane, nel pieno della campagna elettorale per le politiche del 4 marzo. Il risultato della consultazione non sarebbe comunque vincolante.

"Si tratta di tre temi fondamentali per il rilancio dell'economia e per una svolta nel sistema amministrativo della Regione, in un periodo in cui l'Isola affronta un periodo difficile", spiega Paolo Zedda. "Sulla cannabis esiste la prova scientifica che sia estremamente meno pericolosa del tabacco e dell'alcool, inoltre dove si è legalizzata, il consumo non è aumentato".

"Il fatturato potrebbe essere di 250 milioni, con 10mila posti di lavoro di ricaduta. Sarebbe il primo referendum di questo genere in Europa".

E ancora, per quanto riguarda i punti franchi: "Nel Mediterraneo il traffico navale si è notevolmente intensificato, ma all'interno di questo quadro il Porto Canale di Cagliari va in declino progressivo, per un rilancio bisogna puntare sull'abbattimento dei dazi e delle accise attraverso i punti franchi, ma ancora noi non siamo riusciti ad attivare nessuno dei sei punti previsti".

Infine si parla di Anas: "Chiediamo ai sardi di esprimersi sulla regionalizzazione perché i lavori per due miliardi di euro stanziati per i prossimi due anni saranno appaltati da ditte non sarde. Alle imprese del territorio restano solo i subappalti. Dopo la Sicilia siamo la regione che, in fatto di strade, delega più competenze".