"È doveroso, dopo 4 mesi di silenzio, fare una piccola cronistoria dei fatti recenti dell’ERSU di Sassari. In data 21 luglio 2022 è decaduto il CDA e, nonostante i posti in consiglio siano vacanti, il rappresentante degli studenti eletto a fine 2020 è tutt’ora in carica.

In questi lunghissimi mesi è successo di tutto: il 30 di giugno ben 17 associazioni studentesche - numero, comunque, più basso rispetto alle oltre 20 delle passate edizioni - presentano domanda di finanziamento per lo svolgimento delle attività culturali sovvenzionate dall’Ente, con scadenza per la loro attuazione al 31 dicembre. Solo il 25 di ottobre, dopo l’eccessivo caldo estivo, è stata comunicata ai presidenti l’accettazione dei “numeri”; dopo un paio di giorni, ecco la sorpresa: rispetto ad un importo massimo erogabile di 2000 €, le associazioni hanno portato a casa un importo quasi dimezzato (una media di circa 1200€).

Ogni buona sorpresa lascia stupiti e pieni di domande, per cui viene da chiedersi: qual era l’importo stanziato nel bilancio preventivo e nel capitolato specifico? Questa richiesta è stata specificatamente posta all’Ente per il diritto allo studio, che dovrebbe - come tutte le amministrazioni - essere trasparente.

Naturalmente, a questa domanda neppure una riga di risposta ufficiale, o quantomeno formale, se non quella del Direttore Amministrativo che, a memoria, durante la riunione convocata per il 7 novembre, sostiene che l’importo destinato per le attività culturali e ricreative è di soli 30.000 €, dei quali il 68% va alle associazioni studentesche, senza fornire uno straccio di documentazione scritta.

Vogliamo parlare dei criteri valutativi utilizzati dall’Ente sui progetti presentati? Uno di questi è: “esperienza acquisita negli ultimi 3 anni”, è più che superfluo dire che in questi ultimi 3 anni i bandi non sono pervenuti per causa covid. A proposito, non sarebbe meglio determinare questi criteri con il docente e lo studente, che in università ci stanno per davvero?

Da qui in poi le domande si moltiplicano. Com’è possibile pianificare, organizzare e svolgere le attività culturali in soli 25 giorni – perché nelle vacanze di Natale, che normalmente iniziano il 22 dicembre, ogni studente vorrebbe mangiare il panettone con i propri cari –, pesando tra l’altro sulle casse delle associazioni che possono non avere soldi da anticipare? Ma che problema c’è? Per accelerare i tempi l’Ente, il 27 ottobre, ha comunicato i “numeri” con cui compilare il modulo di accettazione dei contributi.

Ancora una volta però, l’amico ERSU ha pensato a tutto: per qualsiasi problema l’ufficio resta sempre aperto dalle 11 alle 13 (orario ovviamente compatibile con lezioni, esami, tirocini, varie ed eventuali), il tutto garantito dalla libera licenza di non rispondere a mail e telefono, con richieste di studenti e presidenti di associazioni sospese nel limbo da secoli. Per concludere, alla fine della fiera, proviamo capire come mai l’ERSU abbia deciso di convocare i presidenti in una riunione trascorsa tra lezioni sul funzionamento della pubblica amministrazione, regolamenti e bibbie, relazioni finali, oltre che una assoluta mancanza di garanzie sulle rimodulazioni obbligate dei preventivi: abbiamo avuto l’impressione che ci abbiate convocato perché vi potessimo ringraziare.

E allora DAVVERO GRAZIE!"

Paolo Delogu Rappresentante degli studenti in CDA Dell’ERSU

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