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"Ora aspettiamo solo il ritorno a casa del corpo di nostro padre. Lo Stato ci deve dire la verità sulla sua morte".
Lo ha detto Stefano Piano, uno dei figli del tecnico sessantenne di Capoterra Fausto Piano, rapito e ucciso in Libia con il collega Salvatore Failla, rompendo il lungo silenzio della famiglia.
"Non abbiamo nominato nessun legale, quello che chiediamo in questo momento sono solo le risposte alle nostre domande. Ci devono spiegare cosa è accaduto veramente e perché mio padre ed il suo collega sono morti. Non abbiamo potuto riabbracciarlo da vivo - ha concluso il figlio di Fausto Piano - l'unico nostro pensiero adesso è poterlo riavere presto a casa per dirgli addio dignitosamente".
Intanto i corpi dei due ostaggi italiani uccisi si trovano ancora a Sabrata, a causa dell'autopsia. "Per loro ci sono delle procedure in corso", ha spiegato il presidente del Consiglio municipale di Sabrata, Hussein al-Zawadi.