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Backpack with schoolbooks and notebooks. Education concept image. Selective focus
Le vacanze estive sono quasi finite e si iniziano a spendere i soldi per i libri scolastici. Ma c’è una brutta sorpresa dietro l'angolo: ciascuno studente sborserà in media 24 euro in più rispetto allo scorso anno, con un incremento di circa 3 euro per ogni singolo testo. Sono i dati dell'ultimo studio del Coordinamento presidenti consiglio di circolo e d'istituto Sardegna.
"Moltiplicato per ciascuna disciplina influisce non poco sul budget famigliare - spigano dal Coordinamento - che spesso deve soddisfare le esigenze di più figli in età scolare, in un periodo storico in cui il carovita è una morsa sempre più stringente. Assistiamo, inoltre, alla frequente prassi di cambiare l'edizione dei testi, senza che questo corrisponda ad una reale modifica dei contenuti, ma piuttosto a semplici rimodulazioni dell'impaginazione e dell'ordine numerico degli esercizi presenti".
Le soluzioni? "Sarebbe ora che si ripristinasse il tavolo di concertazione ministeriale sull'adozione dei libri di testo, che da 15 anni non viene più convocato - sottolineano i presidi -, e che identici tavoli siano convocati a livello territoriale tra Usr, Anci, comitati dei genitori, consulta degli studenti e docenti".
Ma non solo. "Si potrebbe anche prevedere la possibilità di scaricare la spesa sostenuta per i libri di testo in occasione della dichiarazione dei redditi - evidenziano -. Purtroppo, anche questa tematica rappresenta una delle annose problematiche che questo Coordinamento denuncia da anni, e che sono in contrasto con l'articolo 34 della Costituzione Italiana".