Il Comitato pendolari di Dolianova che da tempo si batte per avere attenzione dalle Istituzioni locali e regionali sul servizio di trasporto urbano ed extraurbano, ha espresso solidarietà ai 96 lavoratori che vivono lo spettro del licenziamento.

Il portavoce del Comitato, Elisabetta Caredda, ha inviato una lettera all’assessore Regionale ai Trasporti, Carlo Careddu, al Governatore Pigliaru, all’assessore al Lavoro Virginia Mura e all’amministratore Unico Arst, Chicco Porcu, chiedendo un intervento immediato per scongiurare il dramma sociale paventato nelle scorse settimane: “Ci è giunta voce di una forte preoccupazione che in questi giorni ha colpito diversi lavoratori dell'azienda Arst – si legge nella missiva - pare infatti che si intenda avviare una procedura di licenziamento collettivo per migliorare i risultati di bilancio con azioni volte a ridurre i costi e con l'adozione di misure idonee ad incrementare la produttività. Ciò attraverso anche una modifica nell'organizzazione del lavoro con l'obiettivo di favorire il ricambio generazionale ed acquisire nuove competenze.

Considerato che la spesa per il personale costituisce oltre la metà dei costi complessivi riportati in bilancio, l'Arst avrebbe pensato di ridurre i costi attraverso la diminuzione dell'età anagrafica media e dell'anzianità aziendale del personale che andrebbero ad abbassare il parametro retributivo medio e migliorare le performance aziendali.

Il personale che si trova ad essere coinvolto in questa procedura, pari ad un totale di 96 unità, sembrerebbe essere quello che entro il 30 giugno 2020 maturerà i requisiti per la pensione di anzianità, ossia, che matureranno 61 anni e 7 mesi per il personale viaggiante sino al 31.12.2018, 62 anni dal 01.01.2019; 66 anni e 7 mesi entro il 31.12.2018, 67 anni dal 01.01.2019 altro personale.

Previo incontro per convenire sulla questione con i sindacati, sembrerebbe che questa procedura di licenziamento collettivo prenderà avvio dal 15 luglio 2018 per 89 lavoratori il cui rapporto di lavoro sarà risolto entro il 31 agosto 2018. Determinante perchè ciò avvenga sarà l'approvazione del procedimento da parte dell'Assessorato regionale dei Trasporti.

Premesso ciò, il Comitato pendolari di Dolianova sostiene le ragioni dei dipendenti vicinissimi al periodo naturale della pensione e che lavorando con sacrificio e dedizione attendevano di raggiungere quei pochi mesi utili per avvalersi di tutti i diritti sacrosanti ad essi spettanti per gli anni e lavoro dedicati all'interno dell'azienda.

Come mai a fine quasi legislatura si dovrebbe chiudere con impertinenza un capitolo così delicato ed importante della vita di dipendenti prossimi al periodo naturale della pensione?
Ciò, considerata la sensibilità dell'Amministratore Unico Chicco Porcu che so avere a riguardo giacchè da Consigliere Regionale, nella scorsa legislatura, sull'approvazione dell'eliminazione dei vitalizi nel novembre 2011 (a proposito di tagli costi sul bilancio regionale) aveva sostenuto l'iniziativa proiettata a partire dalla futura legislatura, e non con effetto retroattivo che avrebbe visto anche lui coinvolto.

I contributi di produttività di fine anno del personale dirigente quest'anno lo si vuole assegnare sui costi tagliati con il licenziamento dei lavoratori ?
Piacerebbe ai dirigenti ARST se succedesse a loro una cosa di questo tipo tenuto conto che ricevono retribuzioni importanti e che sul bilancio dell'azienda hanno anch'essi il loro distinto peso?
E' inaccettabile un discorso simile. Chiunque vorrebbe andare in pensione a scadenza naturale, giacchè si tratta di pochi mesi.  Invitiamo l'Assessore Carlo Careddu a non rendere esecutiva questa toccante procedura di licenziamento collettivo e salvaguardare i diritti dei dipendenti oramai vicinissimi alla pensione.  Si chiede una presa di posizione a tutela dei lavoratori anche da parte dell'Assessore regionale per il Lavoro e del Presidente della Regione.