Arrivano dal Consiglio regionale i soldi per gli allevatori danneggiati dalla lingua blu, ma i 33 milioni di euro - ai 28 milioni per il ristoro si aggiungono i 5 milioni per i consorzi di difesa a fronte dei premi assicurativi per le epizoozie - rimarranno nelle casse della Regione fino a quando non verrà sbloccata la vertenza con lo Stato sui limiti del patto di stabilità.

Con il parere favorevole dell'esecutivo, infatti, è stato approvato un emendamento del centrosinistra con il quale si subordina "l'effettiva erogazione degli interventi all'incremento degli spazi finanziari euro-compatibili ai limiti del patto di stabilità attualmente in vigore".

Levata di scudi del centrodestra che ha bocciato questa parte di emendamento pur dando il via libera all'intera legge che è stata approvata all'unanimità. Secondo Modesto Fenu di Zona Franca, "questa è solo una promessa", mentre Alessandra Zedda (Fi) ha spiegato che "non c'è certezza sui contributi" e l'esponente dei Riformatori, Luigi Crisponi, ha parlato di un "provvedimento atteso soprattutto nelle campagne, ma bisognerebbe anche raccontare agli allevatori che forse sarà l'ultima volta che arrivano contributi".

"Siamo preoccupati perchè le certezze sulle poste in bilancio non ci sono - ha osservato il capogruppo dell'Udc, Gianluigi Rubiu - si sta promettendo al mondo agricolo una liquidazione in tempi brevi quando invece non c'è e oltretutto la legge andrebbe integrata con azioni sulla prevenzione".

Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha sostenuto che "l'emendamento è molto serio e dice le cose come stanno".

Un concetto ribadito dal primo firmatario della proposta di legge, Eefisio Arbau (capogruppo Sardegna Vera - La Base): "è un impegno alla serietà. Ci siamo assunti la responsabilità, ma ci stiamo impegnando per risorse con una coperta che è stretta". Roberto Deriu (Pd) ha ribadito, infine, che "solo l'introduzione di questo emendamento convince ad approvare questa norma".