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“Un grande passo avanti verso lo sviluppo e la promozione delle politiche linguistiche del catalano di Alghero. Ora la Regione potrà avere strumenti normativi efficaci per valorizzare la nostra specificità”.
Mario Bruno commenta con estrema soddisfazione l’esito dei lavori della Commissione Paritetica Stato-Regione Sardegna che ha approvato oggi le norme di attuazione dello Statuto in materia di tutela, promozione e valorizzazione della lingua e della cultura sarda e catalana.
Un evento di estrema importanza per il futuro della lingua algherese, quello segnato oggi dalla Commissione presieduta dal deputato Francesco Sanna, che ha approvato lo schema di decreto legislativo con il quale si trasferisce dallo Stato alla Regione l'attuazione della legge 482/1999, finora compito del Governo nazionale, in materia di tutela, promozione e valorizzazione della lingua sarda e catalana.
Ciò significa che d’ora in avanti sarà trasferito alla Regione il compito di organizzare come meglio ritiene l'esercizio di queste sue nuove competenze, attingendo, nell'ambito del Bilancio dello Stato, da uno specifico stanziamento destinato alla Sardegna e distinto da quello indirizzato alla tutela delle altre minoranze linguistiche nazionali. Quindi potrà stabilire indirizzi e destinare finanziamenti, stabilire obbiettivi e priorità.
“E noi siamo pronti, con le nostre proposte e progettualità per l’uso della lingua algherese nelle scuole materne, primarie e secondarie di primo grado” aggiunge il Sindaco di Alghero, che ha già avviato diverse iniziative che potranno trarre ulteriori benefici dall’autonomia della Regione in materia. Ora la parola passa al Consiglio Regionale della Sardegna, che dovrà esprimere parere positivo al testo e consentire la trasmissione dello schema di decreto legislativo al Governo per la sua definitiva approvazione in Consiglio dei Ministri.
La Regione potrà dunque stabilire le regole e coordinare l'azione delle istituzioni scolastiche della Sardegna in materia di uso del sardo e del catalano nella scuola dell’infanzia e in materia di insegnamento di entrambe le lingue nelle scuole primarie e secondarie di primo grado.