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Sta creando non poche polemiche l’installazione sulla balaustra del Bastione Santa Croce a Cagliari.
Sul web le opinioni dei cittadini cagliaritani sono nettamente divise: c’è chi pensa sia un’opera d’arte “orribile” e “fuori luogo” dato “il richiamo inequivocabilmente del volo di un uomo verso il vuoto al di sotto delle mura – scrive su Facebook un cittadino -. Cagliari è una città che piange un numero enorme di morti suicide avvenute esattamente in quel modo”.
Dall’altra, invece, c’è chi ritiene sia un’opera d’arte e per questo non deve essere censurata “può piacere o no, l'importante è che stimoli riflessioni...sentimenti...che colpisca l'animo di chi la osserva...quando questo accade ...l'artista ha raggiunto il suo scopo, provocare!”, commenta un altro internauta sul social network.
Non si conosce l’esatto significato dell’installazione, tra le diverse letture, c’è anche chi pensa che si possa trattare di una rappresentazione di un fatto storico: durante la dominazione spagnola il castello era soggetto a coprifuoco e i sardi al tramonto venivano cacciati dal castello al suono del corno, “bogau a son’e corru”. I sardi che non rispettavano questa legge venivano scaraventati dagli spagnoli fuori dalle mura sulle rocce sottostanti. Chi non si apprestava subito alle uscite e veniva trovato ancora all’interno della rocca veniva catturato e buttato fuori dalle alte mura, giù negli strapiombi.