Dal 1 al 4 dicembre l’Associazione editori sardi presenta il meglio delle novità librarie in Sardegna. Un fitto calendario per l’evento di promozione dell’editoria e dei libri sardi promosso dalla Regione Sardegna e dal Comune di Cagliari con la direzione artistica dell’Aes.

La bibliodiversità come straordinario veicolo per raccontare la vera identità culturale della Sardegna, rifiutarne l’immagine stereotipata e rilanciare l’autenticità del locale contro l’omologazione imposta dal mercato e dai grandi gruppi editoriali.

C’è voglia di far scoprire l’Isola e le sue tradizioni nella seconda tappa dell’“Isola dei libri” che, con “Crocevia di Culture”, arriva a Cagliari dopo il grande successo di luglio a “Lo Quarter del Llibre” di Alghero e l’edizione 2016 della Mostra del libro di Macomer. Ma c’è anche la volontà di tutelare il microcosmo che ruota intorno all’editoria sarda, dagli scrittori agli operatori culturali, e promuovere le produzioni di nicchia altrimenti invisibili.

Dal 1 al 4 dicembre, un ricco e intenso programma porterà nel centro comunale di arte e cultura Il Ghetto presentazioni, incontri con gli autori, salotti letterari, performance teatrali e musicali, spettacoli e reading creativi. E inoltre appuntamenti nelle scuole e percorsi espositivi.

Il fitto calendario messo in campo dall’Associazione Editori Sardi (Aes), che raggruppa l’85 per cento delle case editrici nell’isola, punta a valorizzare le produzioni editoriali e a promuovere le novità librarie attraverso la riscoperta della funzione sociale e della crescita culturale del libro.

Saranno ben trentadue le case editrici partecipanti all’evento, che è promosso dalla Regione Autonoma della Sardegna e dal Comune di Cagliari, sotto la direzione artistica dell’Aes e il supporto dell’Associazione librai sardi indipendenti, che collabora all’allestimento della parte espositiva incentrata attorno alle opere edite in Sardegna (a cura AES), con una sezione dedicata a libri editi in campo nazionale, di autori sardi e/o di tematiche riguardanti la Sardegna. Completano il programma “Orvieto ’76”, la mostra sul reportage realizzato, nell’aprile del 1976, dal fotografo sardo Tatiano Maiore, sul convegno promosso dalla neoavanguardia del Gruppo 63, che intendeva dibattere su scrittura e lettura (in collaborazione con Associazione Argonauti di Olbia) e un breve percorso fotografico sui trent’anni di attività dell’Aes.

Il tutto in una cornice che mira a raccontare l’immaginario della Sardegna nelle opere dei “visionari sardi”, a partire da Sergio Atzeni a vent’anni dalla scomparsa e Grazia Deledda a ottant’anni dalla morte e a novanta dal Nobel. E insieme ricordare la coscienza civile e politica di Antonio Gramsci nella ricorrenza dell’anno a lui dedicato e la figura emblematica di Francesco Masala.

Cagliari è inteso come “Crocevia di culture”, luogo simbolico per un viaggio alla riscoperta dell’identità, della cultura urbana e della diversità culturale dell’Isola. A moderare le numerose presentazioni saranno Gianni Stocchino, Paola Pilia e Alberto Urgu.

Alla conferenza stampa di stamane nella sede dell’assessorato regionale alla Cultura sono intervenuti la titolare Ras all’Editoria e Informazione, Claudia Firino, la presidente Aes, Simonetta Castia e l’assessore comunale alla Cultura di Cagliari, Paolo Frau.

«L’appuntamento di Cagliari si propone non solo come una vetrina dell’editoria locale – ha affermato Firino – ma anche come un evento che si inserisce in un più ampio lavoro di promozione della lettura che la Regione Sardegna sta realizzando con convinzione».

Simonetta Castia ha espresso grande soddisfazione per la presenza a Cagliari dell’Isola dei libri: «Da una città capoluogo di