PHOTO
Nuova vita per lo stagno di Posada. Il sito, inserito nell’elenco delle Riserve naturali e riconosciuto dall’Unesco “riserva della biosfera” Mab sarà acquisito e valorizzato dall’Ente Parco di Tepilora per 400mila euro come zona umida nell’ambito del progetto di sviluppo locale da 15 milioni di euro firmato ad agosto dell’anno scorso da Regione e Unione di Comuni del Montalbo all’interno della Programmazione territoriale.
La decisione è arrivata dalla Giunta regionale che, accogliendo la proposta dell’Assessore alla Programmazione Raffaele Paci d’intesa con la titolare dell’Ambiente Donatella Spano, ha approvato lo stanziamento a fovore dell’Ente Parco che lo acquisirà con 220mila e lo valorizzerà con i restanti 180mila.
«Lo stagno di Posada, pur essendo all’interno del perimetro del Parco Regionale, – ha dichiarato Paci – non era nella disponibilità dell’Ente Parco, che invece ha più volte manifestato la necessità di acquisire e valorizzare un compendio di grande pregio, funzionale allo sviluppo dell’area di rilevanza strategica di Tepilora. Oggi abbiamo la possibilità di dare riscontro a questa esigenza, emersa in fase di co-progettazione del progetto di sviluppo territoriale, ma che in quel momento non era possibile soddisfare. Le zone umide sono una grande risorsa della Sardegna e vogliamo valorizzarle fortemente, e per questo abbiamo messo a punto una politica complessiva per gestirle al meglio. All’interno di questa politica, di sicuro la tutela ambientale è prioritaria, – ha aggiunto – ma non parliamo solo di quella, perché vogliamo potenziare le attività produttive delle zone umide, incentivare la nascita di attività turistiche e sportive, salvaguardare e tutelare la forza lavoro occupata nelle attività economiche e allo stesso tempo promuovere nuova e qualificata occupazione, come l’Ente Parco Tepilora potrà fare con lo stagno di Posada».
Per l’Assessora Spano «Lo sviluppo sostenibile è l'unico possibile per il nostro futuro e il Parco sta lavorando dall'inizio in questa direzione. Il progetto è infatti un altro tassello di tutto quanto creato da quella stessa comunità, cioè da un territorio meritevole di ricevere risorse perché ha dimostrato di avere grandi capacità progettuali premiate persino dall’Unesco. Il Parco regionale – ha concluso –, a pochi anni dalla sua istituzione, ha fatto grandi progressi con un'attenta programmazione e valorizzazione delle risorse come esempio di area protetta che pensa sia alla propria comunità che ai visitatori, con particolare attenzione al turismo ecosostenibile».
Il progetto “Tepilora, patrimonio accessibile a tutti”, punta su nuove potenzialità di sviluppo per le comunità locali grazie al lavoro coeso tra i territori che rientrano nell’Unione di Comuni del Montalto e l’amministrazione regionale.
«Abbiamo sempre creduto all'idea di sviluppo locale, alla forza delle persone che si mettono insieme, che progettano dal basso e non si arrendono a un futuro di spopolamento delle zone interne, puntando sulle loro caratteristiche e risorse per costruire un futuro più solido», ha concluso Paci.