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Una vicenda che si protrae ormai da mesi e che accomuna la stragrande maggioranza dei centri sardi. La problematica dei loculi è stata presa in mano dalla sindaca di Lodè, Antonella Canu: la richiesta è quella di un finanziamento regionale che permetta l'innesto di nuovi posti per le salme dei defunti. Già nel 2017 prima e nel 2019 e 2020 poi, il Comune sollecitò a più riprese un rapido intervento della Regione. Sollecitazioni che, però, tutt'oggi non sono ancora state accolte.
Da quando la Canu è entrata in carica come prima cittadina, a ottobre 2020, la questione loculi è stata inserita fra le priorità della nuova amministrazione. Per cercare di abbreviare le procedure è stato chiamato in causa anche il presidente Anci, Emiliano Deiana. Poco dopo l'inizio del mandato i posti salma disponibili erano 44, adesso solo venti, che, spiega la sindaca, "bastano a coprire circa metà dell'anno".
"Sia alle domande di finanziamento che alle numerose sollecitazioni verbali da parte del responsabile del Servizio tecnico e del sindaco non è seguito alcun riscontro", si legge nella lettera indirizzata all'Assessorato dei lavori pubblici. "Il Comune di Lodè al momento attuale non è a conoscenza di un eventuale accoglimento della richiesta di finanziamento e si ritrova con un numero di posti disponibili tale da poter garantire la tumulazione ancora per pochi mesi".
"Siamo al limite - racconta Antonella Canu -, dopo numerose richieste fatte ci troviamo ancora in questa situazione. Questa è una problematica che investe tutti i Comuni della Sardegna; c'è addirittura chi è rimasto con soli sei posti salma. Noi dovremmo disporre di un finanziamento, ma l'erogazione non è stata ancora attuata e bisognerà aspettare sino al 2022".
"Abbiamo acquisito una parte del terreno accanto al cimitero, per un importo pari a 16.000 euro - spiega -. Quello della Regione sarebbe un investimento pari a 9 milioni per tutti i Comuni. Chiediamo - conclude - che questa problematica venga inserita in un intervento straordinario, in attesa e nella speranza che rientri fra le nuove priorità per i finanziamenti". Importanti risvolti potrebbero esserci già nelle prossime settimane; adesso la palla passa all'Assessorato, che dovrà valutare l'entità dell'emergenza e le tempistiche di intervento a supporto dei centri sardi.