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Il Giudice del lavoro del Tribunale di Cagliari, Dott. Giorgio Murru, ha ordinato alla Società Sarda Servizi a.r.l. il reintegro dei quattro lavoratori addetti al servizio di facchinaggio per la Regione Sardegna, licenziati insieme a un loro collega senza un motivo valido il 29 agosto 2018. La Sarda Servizi, dopo aver vinto un ricorso al Tar, aveva preso in appalto la gestione di tale servizio l'1 agosto 2018, mentre i lavoratori che erano stati mandati a casa, erano fino ad allora impiegati per quella mansione fin dal 2003, allora alle dipendenze della cooperativa Tref a.r.l. , a tempo pieno e con contratto a tempo indeterminato. Erano poi transitati alle dipendenze della Sarda Servizi a.r.l., con le mansioni di addetti al servizio trasporto e facchinaggio.
La motivazione data dalla società per giustificare il licenziamento dei suddetti lavoratori era il "non superamento del periodo di prova, nonostante, come già detto, fossero impiegato per quel ruolo per quindici anni. Su cinque di loro, quattro si sono rivolti a Uil-Tucs e all'avvocata Francesca Corda per presentare ricorso. Ricorso che, come da ordinanza pronunciata dal Dott. Murru, è stato vinto.
“Nonostante nella maggior parte dei cambi d'appalto venga inserita la clausola di salvaguardia e che nei contratti nazionali siano presenti norme atte a garantire livelli occupazioni, ci troviamo spesso ad affrontare situazioni nelle quali si tenta di ridurre i costi con assunzioni ex novo con contratti pirata o lasciando a casa il personale precedentemente occupato - afferma Andrea Lai, segretario regionale Uil-Tucs - Il nostro terreno di battaglia sono i tavoli sindacali con le aziende e con le istituzioni in caso di appalti pubblici, ovviamente ove tali procedure non giovassero alla risoluzione delle giuste rivendicazione dei lavoratori. Mettiamo a disposizione professionisti convenzionati tra i migliori giuslavoristi che come in questo caso daranno soddisfazione ai nostri iscritti in sede legale”.