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Apprezzamento e applausi per il concerto multimediale “Logos” ideato da Alberto Masala che si è tenuto lo scorso weekend ad Asuni.
Un evento straordinario, ideato per lanciare un messaggio contro lo spopolamento e, allo stesso tempo, far rivivere l’antica chiesa (ora sconsacrata) di piazza Dante dopo circa quarant’anni di abbandono.
La struttura è stata recuperata senza l’inserimento della copertura (a causa dei pochi fondi disponibili), assumendo l’aspetto di un complesso architettonico unico nel suo genere.
Una serata all’insegna dei clarinetti di Marco Colonna e dei versi di Savina Dolores Massa, con i volti degli abitanti e i vuoti delle case abbandonate sul maxischermo nelle immagini di Nanni Angeli, ottanta ritratti che sono stati consegnati in formato fotografico a tutti i protagonisti.
“Oggi non vogliamo più parlare di spopolamento – ha affermato il sindaco Gionata Petza in apertura di serata -. Dobbiamo guardare avanti e far capire a tutti perché siamo ancora qui: ed è perché ci si vive benissimo. Sono felicissimo che siamo così numerosi, è davvero un gran bel segnale”.
Logos è l’ultimo di una serie di riuscitissime iniziative artistico-culturali portate avanti dall’Amministrazione comunale negli ultimi mesi in collaborazione con il MEA – Museo dell’emigrazione, grazie a un finanziamento dell’assessorato regionale alla Cultura nell’ambito della Rete dell’emigrazione sarda.